NEWS

Il Piano dell’UE per rafforzare la cybersecurity in campo sanitario

La crescente digitalizzazione sta profondamente trasformando il settore sanitario, introducendo innovazioni come cartelle cliniche elettroniche, telemedicina e strumenti diagnostici basati sull'intelligenza artificiale.

Come ogni altro settore, la digitalizzazione e la telematica espongono soggetti, strutture e infrastrutture sanitarie a nuove minacce informatiche, con potenziali conseguenze gravi: ritardi nelle cure, paralisi nei pronto soccorso e interruzioni di servizi vitali. Nel 2023, tale settore è stato il più colpito da attacchi informatici a infrastrutture critiche europee, con 309 incidenti segnalati; secondo l’Agenzia dell'Unione europea per la cibersicurezza (ENISA), il ransomware ha rappresentato il 54% degli incidenti di sicurezza informatica analizzati nel settore sanitario nel 2021-2023.

Per affrontare questa sfida, la Commissione Europea ha lanciato un Piano di Azione per innalzare per la resilienza del sistema sanitario, rafforzando la sicurezza informatica con l’obiettivo di proteggere i pazienti, le istituzioni e i dispositivi connessi, garantendo al contempo la fiducia nei sistemi digitali.

Il piano d'azione si concentra sul miglioramento del rilevamento delle minacce, della preparazione e della risposta alle crisi nel settore sanitario. Mira a fornire orientamenti, strumenti, servizi e formazione personalizzati a ospedali e operatori sanitari. Diverse azioni specifiche saranno implementate progressivamente nel 2025 e nel 2026, in collaborazione con gli operatori sanitari, gli Stati membri e la comunità della sicurezza informatica.

Il Piano rappresenta la prima iniziativa settoriale volta a implementare l'intera gamma di misure di sicurezza informatica dell'UE e mira a garantire:

- la protezione dei dati personali e delle cartelle cliniche.
- la continuità operativa dei servizi sanitari;
- il rafforzamento della fiducia nei sistemi digitali e nei fornitori di servizi sanitari.

Fra l’altro il Piano prospetta il coinvolgimento dell’ENISA per l’istituzione di un centro di supporto alla sicurezza informatica paneuropeo per ospedali e operatori sanitari, fornendo loro linee guida, strumenti, servizi e formazione personalizzati.

L’iniziativa è articolata in quattro aree di intervento volte ad affrontare le minacce informatiche in modo strategico e integrato:

1) sviluppo delle capacità di prevenzione, come linee guida, cybersecurity voucher e promozione di misure di apprendimento per gli operatori;
2) rafforzamento capacità nella rilevazione e identificazione delle minacce, con lo sviluppo, previsto per il 2026, di un sistema di allerta precoce;
3) misure di risposta agli attacchi per ridurne gli impatti, con iniziative nell’alveo del Cyber Solidarity Act, previsione di esercitazioni e incentivazione della segnalazione di richieste di riscatto da parte delle organizzazioni prese di mira, per supportarle e seguire la vicenda;
4) strumenti di deterrenza per scoraggiare gli attaccanti, fra cui il Cyber Diplomacy Toolbox, per una risposta diplomatica congiunta dell'UE alle minacce cyber .

L’attuazione del piano sarà condotta in stretta collaborazione con gli operatori sanitari, gli Stati membri e la comunità della sicurezza informatica; essenziale sarà il ruolo dell’ENISA.

Queste le tappe previste:

1. primo trimestre 2025: Consultazione con le parti interessate e istituzione di un comitato consultivo sulla sicurezza informatica sanitaria.
2. secondo trimestre 2025: Avvio dei lavori per il Centro europeo di supporto alla sicurezza informatica.
3. entro fine 2025: Presentazione di raccomandazioni per perfezionare il piano.
4. 2025-2026: Implementazione progressiva delle azioni previste.

Il Piano prevede, poi, che il Centro di supporto effettui un Health Cyber Maturity Assessment, sia a livello nazionale che a livello dell’UE.

Note sull'Autore

Pasquale Mancino Pasquale Mancino

Componente del Gruppo di Lavoro per la privacy nella Pubblica Amministrazione. Nota: Le opinioni espresse sono a titolo esclusivamente personale e non coinvolgono l’Ente di appartenenza dell’autore

Prev Le autorità non possono imporre ai cittadini un limite sul numero di reclami per violazioni della privacy

Il presidente di Federprivacy intervistato su Rai 4

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy