Michele Iaselli
Coordinatore del Comitato Scientifico di Federprivacy. Avvocato, docente di logica ed informatica giuridica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Docente a contratto di informatica giuridica presso LUISS - dipartimento di giurisprudenza. Specializzato presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II in "Tecniche e Metodologie informatiche giuridiche". Presidente dell’Associazione Nazionale per la Difesa della Privacy. Funzionario del Ministero della Difesa - Twitter: @miasell
Quando è lecito controllare la posta elettronica aziendale di un dipendente senza violare la sua privacy?
Una recente sentenza del Tribunale di Genova, relativa a una dipendente licenziata dopo che il datore di lavoro controllando la sua email aveva scoperto che aveva inviato verso terzi dati riservati, permette di approfondire il tema della liceità delle verifiche sull’email di un lavoratore dipendente anche per scopi difensivi.
Sicurezza e responsabilità nei sistemi robotici
Assicurare una sicurezza elevata dei propri prodotti e prospettare risposte adeguate per l’eventualità che essi arrechino danni a chi li usa o a terzi costituisce una delle preoccupazioni costanti dell'industria robotica. I sistemi robotici sono sempre più pensati per essere introdotti in ambienti comuni, a stretto contatto con l'uomo e ciò aumenta, insieme alla versatilità della tecnologia, le occasioni di contatto e di impatto accidentale. Rispetto ai robot industriali - macchine che sono confinate in spazi predisposti per accoglierle da barriere fisiche e virtuali, e munite di dispositivi che ne arrestano o ne riducono il movimento nel caso in cui una persona faccia ingresso nell' area delimitata - il rischio di incidenti è contenuto.
Sicurezza e Privacy dei giocattoli connessi: forti preoccupazioni del Parlamento UE
Secondo i deputati del Parlamento europeo, nonostante la direttiva sulla sicurezza dei giocattoli (DSG) garantisca un elevato livello di protezione dei bambini, alcuni dei fabbricanti di paesi terzi che vendono i propri prodotti nel mercato unico, in particolare attraverso i mercati online, non rispettano la legislazione dell’UE. Di conseguenza, molti giocattoli venduti nell'UE presentano ancor dei rischi significativi.
L’evoluzione delle automobili connesse ed i rischi in tema di sicurezza e privacy
Negli ultimi tempi la tecnologia ha fatto davvero passi da gigante ed ormai sta cambiando progressivamente il nostro modo di lavorare, di interagire e quindi di vivere nella nostra società grazie all’avvento di sofisticati dispositivi tecnologici che sfruttano le innumerevoli potenzialità che li contraddistinguono. Indubbiamente negli ultimi tempi il settore dei trasporti è tra i più interessati sul fronte dell’innovazione tecnologica, tant’è vero che si parla sempre di più di trasporto intelligente, obiettivo fondamentale anche dell’agenda digitale europea.
Social spam: è legittimo alla luce del Gdpr?
II c.d. "social spam" consiste in un insieme di attività mediante le quali lo spammer veicola messaggi e link attraverso le reti sociali online. Ciò si inquadra nel problema dell'indiscriminato e spesso inconsapevole impiego dei propri dati personali da parte degli utenti nell'ambito dei social network, tanto più rispetto a profili di tipo "aperto". L’argomento è stato affrontato a suo tempo da alcuni provvedimenti del Garante come le Linee guida in materia di attività promozionale e contrasto allo spam del 4 luglio 2013 oppure al provvedimento sul Consenso al trattamento dei dati personali per finalità di "marketing diretto" attraverso strumenti tradizionali e automatizzati di contatto del 15 maggio 2013, ma sarà sicuramente oggetto del Regolamento e-privacy il cui schema approvato dal Consiglio UE adesso è in discussione presso il Parlamento europeo.
Marketing e Privacy: un eterno conflitto sanabile con logica e senso di responsabilità
Il GDPR attribuisce grande rilevanza alla profilazione, ma meno spazio al marketing poiché ciò che più preoccupa il legislatore comunitario è l’attività di profilazione condotta con l’ausilio di strumenti automatici. L’attività di marketing non viene certo considerata di per sé un’attività illegittima, ma può diventare oggetto di particolare interesse dal punto di vista privacy (vedi ad esempio l’art. 21 del GDPR).
Approvato dalla Commissione europea un provvedimento sulla sicurezza dei dispositivi senza fili
La Commissione europea ha previsto con un provvedimento del 29 ottobre nuove misure per aumentare la cybersicurezza dei dispositivi senza fili disponibili sul mercato europeo. Poiché i telefoni cellulari, gli smartwatch, i fitness tracker ed i giocattoli senza fili sono sempre più presenti nella nostra vita quotidiana, le minacce informatiche rappresentano ormai un rischio crescente per tutti i consumatori. L'atto delegato emanato dalla Commissione relativo alla direttiva sulle apparecchiature radio mira, quindi, a garantire la sicurezza di tutti i dispositivi senza fili venduti sul mercato dell'UE.
I fondamentali requisiti dei sistemi di Intelligenza Artificiale per evitare forme di discriminazione
Come noto in una recente risoluzione adottata dal Parlamento europeo viene sottolineato come il rischio di pregiudizi algoritmici nelle applicazioni che usano l’Intelligenza Artificiale (IA) può provocare forme di sorveglianza di massa e diventa quindi fondamentale la supervisione umana e un chiaro quadro giuridico per prevenire gravi discriminazioni, soprattutto se utilizzate dalle forze dell’ordine e di controllo delle frontiere.
Rapporto di lavoro: quali sono i princìpi che il datore di lavoro deve rispettare nel trattamento dei dati personali dei propri dipendenti?
Nel trattamento di dati personali per scopi di lavoro devono essere garantiti il rispetto della vita privata e la protezione dei dati personali, segnatamente al fine di consentire il libero sviluppo della personalità del dipendente ed opportunità di rapporti personali e sociali sul luogo di lavoro. I datori di lavoro devono ridurre al minimo il trattamento di dati personali, limitandolo ai dati necessari per lo scopo perseguito nel singolo caso (principio della limitazione delle finalità).
Accountability, principio cardine del Gdpr sempre più orientato ad una logica di performance
Come noto l’accountability è uno dei principi generali su cui si fonda il Regolamento UE 2016/679 (GDPR) che all’art. 24 dispone che il responsabile del trattamento è tenuto ad adottare politiche e attuare misure adeguate per garantire ed essere in grado di dimostrare che il trattamento dei dati personali sia avvenuto in modo conforme al Regolamento stesso.