ARGOMENTO:

Certamente è lecito chiedere al paziente queste informazioni (verba volant), ma sulla registrazione nella scheda occorre tener presente la necessità del dato ed anche che esistono alcuni dati a maggior tutela che possono essere registrati e resi disponibili ad altri operatori sanitari che dovranno effettuare visite, esami o interventi sul paziente solo su esplicito consenso dello stesso (sieropositività HIV, consumo di droghe, violenze sessuali subite...).

Concordo in parte con Fabrizio Di Crosta, anche se non so quanto convenga al paziente non dare certe informazioni che insieme a tutte le altre sono sempre importanti per un'anamnesi attendibile. E da parte sua, non so quanto il medico faccia bene a non chiederlo. Allora non dovrebbe neppure chiedere se il paziente fuma, le sue abitudini alimentari, il consumo di alcol, sport,che altri farmaci assume, che altre terapie fa, etc. Oppure sono tutte informazioni che sono coperte dalla privacy? in tal caso, una visita medica diventerebbe un interrogatorio a cui valutare se avvalersi della facoltà di non rispondere al dottore.Personalmente credo che il rapporto medico/paziente debba essere basato sulla fiducia, altrimenti meglio cambiare medico.

Se non esiste una motivazione sanitaria che lo giustifica a fronte del tipo di visita specialistica (ad es. possibili effetti avversi dalla somministrazione del vaccino) direi che è una informazione superflua e quindi non lecita.

In un Poliambulatorio privato è lecito chiedere al paziente, ed inserire il dato sulla sua scheda anagrafica, se è stato vaccinato?