Video intimo ripreso di nascosto e inviato tramite WhatsApp, scatta il reato di il reato è 'diffusione di riprese fraudolente'
Scatta il reato di “Diffusione di riprese e registrazioni fraudolente” per chi invia su Whatsapp immagine private, nel caso delle riprese fatte di nascosto subito dopo aver consumato un rapporto sessuale in auto. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2112/2025, chiarendo le differenze rispetto all’articolo 612-ter del Cp “Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti”, ed esprimendo il seguente principio di diritto: “Ai fini dell’integrazione del reato di cui all’art. 617-septies, è richiesta la prova, ritraibile da ogni elemento utile, della sussistenza in capo all’agente del dolo specifico, costituito dal fine di arrecare danno all’altrui reputazione o immagine”.
Fonte: Il Sole 24 Ore - di Francesco Machina Grifeo
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