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Con la sentenza sulla causa C-46/23 la Corte Ue ha chiarito che in caso di trattamenti illeciti l’Authority nazionale ha facoltà di ordinare la cancellazione di dati, anche in assenza di una previa richiesta dell’interessato. E la cancellazione può riguardare sia i dati raccolti presso l’interessato stesso sia quelli provenienti da un’altra fonte.

Facebook non è solo una occasione ludica, di intrattenimento, ma anche un luogo, seppure virtuale, di proiezione della propria identità, di intessitura di rapporti personali, di espressione e comunicazione del proprio pensiero. e allora, la cancellazione del proprio profilo senza alcuna motivazione da parte della società deve essere risarcita. Lo mette nero su bianco il tribunale di Bologna con ordinanza del 10 marzo con la quale Facebook Ireland Limited viene condannata a riparare i danni subiti da un professionista, titolare di pagina che recava come account il proprio nome e cognome, al quale erano collegate 2 pagine di collezionismo e storia militare.

Quando riceviamo mail pubblicitarie o veniamo contattati nell'ambito di campagne di marketing e domandiamo agli operatori come abbiano ottenuto i nostri dati personali, spesso ci troviamo di fronte ad un muro di gomma, e la risposta che riceviamo è che "abbiamo dato il consenso", come se per il fatto che se in una certa occasione di cui neanche abbiamo ricordo abbiamo dato un consenso più o meno consapevole avessimo firmato una condanna ad essere perseguitati vita natural durante da spam e promozioni aggressive.

Come si cancellano i dati personali? Il primo scoglio da superare è la diversità di approccio operativo da quello normativo: il professionista tende a organizzare i dati per cliente oppure per incarico mentre la legge vuole che si cancellino i dati quando non più necessari allo scopo. Ne consegue che all’interno di una pratica o cartella informatica possano coesistere dati ancora necessari e dati che non lo sono più.

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Il diritto all’oblio è uno dei principali diritti difesi dal regolamento europeo sulla protezione dei dati personali (vedi in particolare articolo 4, articolo 17, articolo 30 e articolo 70). Ciò significa che, una volta che sia esaurita la finalità per la quale un dato personale è stato raccolto, esso deve essere cancellato o distrutto. Ad esempio, quando l’impianto di videosorveglianza viene utilizzato, in una banca, per finalità di sicurezza antirapina, è evidente che, se la rapina non si è materializzata nell’arco di 24 ore, non vi è motivo di mantenere una copia delle video registrazioni.

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A seguito di un'istanza di esercizio dei diritti ai sensi del Gdpr da parte di un interessato che intendeva accedere ai propri dati personali, piuttosto che fornire le informazioni richieste, una società di recruiting ha invece deciso di cancellare le informazioni dai propri archivi. Ma la mossa non è piaciuta affatto all'autorità per la privacy della Danimarca, dove ha sede l'agenzia di ricerca e selezione del personale.

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TV9, il presidente di Federprivacy alla trasmissione 9X5

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