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Nessuna condanna penale per l’installazione non autorizzata della videosorveglianza se non c'è prova del controllo dei lavoratori

Nessuna condanna penale per l’installazione non autorizzata di un impianto di videosorveglianza all’interno della impresa – nel caso un bar – se non viene anche provato che vi lavorano dei dipendenti e che le telecamere sono idonee ad un penetrante controllo dell’attività lavorativa. Ma l’azione è scriminata anche quando le telecamere sono nascoste per consentire l’accertamento di “gravi violazioni”. La Cassazione, sentenza n. 46188/2023, accogliendo il ricorso di una piccola esercente condannata dal Tribunale di Messina alla pena di 3mila euro di ammenda, ricapitola le regole in materia di videosorveglianza e controllo dei lavoratori.

Una valutazione che ora dovrà fare il tribunale del rinvio.

Fonte: Il Sole 24 Ore - di Francesco Machina Grifeo

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