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Ransomware colpisce il Comune di Massa Lubrense, riscatto di 600 dollari per sbloccare i dati

Il Comune di Massa Lubrense è finito sotto attacco degli hacker. Nella notte del 19 aprile scorso, una banda di misteriosi pirati informatici originari dell'India ha infatti criptato tutti i file di lavoro presenti sul server interno dell'amministrazione, incluse le copie di sicurezza. Chiesto anche un riscatto: "Se volete che i vostri documenti tornino disponibili dovete consegnarci 600 dollari entro 72 ore", la scritta sui monitor a seguito di quello che evidentemente si tratta un'infezione da un virus di tipo "ransomware".

Come riferisce il quotidiano Il Mattino, ad accorgersi dell'attacco sono stati i primi dipendenti giunti al lavoro il giorno seguente. Appena hanno acceso i rispettivi computer e tentato di aprire i file che vi erano conservati, i comunali hanno capito che qualcosa non andava e hanno quindi allertato un tecnico. Quest'ultimo non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione: i file di Office ed Excel risultavano inaccessibili, incluse le copie di backup, con l'attività del Comune quasi completamente paralizzata.

I dati relativi a contabilità e anagrafe, tuttavia, sono stati "risparmiati" dagli hacker e risultano regolarmente disponibili. Un sospiro di sollievo anche per quanto riguarda i documenti che, a quanto pare, sono stati soltanto presi temporaneamente "in ostaggio" dai pirati informatici indiani, ma non distrutti.

In ogni caso, della faccenda è stata informata la polizia di Sorrento che ha chiesto al Comune una dettagliata relazione a firma di un tecnico informatico: l'obiettivo è avere elementi più precisi per ricostruire l'esatta dinamica di questo incredibile tentativo di estorsione ai danni dell'ente di piazza Vescovado.

Fonte: Il Mattino

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Il presidente di Federprivacy intervistato su Rai 4

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