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Il 93% delle aziende italiane ha subito almeno una violazione dei dati negli ultimi 12 mesi

Stando ai dati rivelati dal rapporto sulle minacce informatiche in Italia recentemente pubblicato da Carbon Black, lo scenario dei rischi ha subito una continua evoluzione, scatenatasi con attacchi sempre più sofisticati. Questo ha portato danni a circa il 93% delle aziende interpellate dal rapporto, che ha affermato di aver subito almeno una violazione dei dati negli ultimi 12 mesi, e di cui il 43% sarebbe perfino arrivato a registrare dalle 3 alle 10 violazioni.

Gli attacchi, derivanti principalmente da ramsomware, avrebbero portato delle conseguenze soprattutto alla reputazione della società (68%), seguita da danni riguardanti il campo finanziario (56%).

L’indagine non ha soltanto affrontato il mondo delle minacce informatiche, ma anche il modo delle aziende colpite di reagire a queste ultime.

Stando al rapporto, il 54% delle società interpellate si sentirebbe maggiormente fiducioso riguardo alle proprie capacità di difendersi dagli attacchi informatici rispetto al passato, affiancato dal 29,5% che si dichiarerebbe perfino “molto fiducioso”.

A rendere possibile questo aumento di sicurezza è stata soprattutto una maggiore consapevolezza delle aziende che, davanti alla continua evoluzione delle minacce, hanno adottato un approccio più proattivo al threat hunting e alla neutralizzazione rispetto al passato.

Interpellate riguardo al futuro, l’89% delle aziende ha affermato di nutrire timori riguardo all’implementazione e alla gestione dei programmi di trasformazione digitale e del 5G.
Il 32% degli intervistati vede infatti queste aggiunte come delle nuove opportunità per la creazione di attacchi informatici, mentre il 29% intravede il rischio di nuovi metodi più efficaci e distruttivi di criminalità informatica.

Fonte: Tech Princess

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