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Il 68% dei DPO si sentono penalizzati dalla mancanza di sostegno da parte del management

L’art. 38 del GDPR prescrive che il titolare del trattamento deve sostenere il Responsabile della Protezione dei Dati nell’esecuzione dei propri compiti che gli sono attribuiti dall’art. 39 dello stesso Regolamento UE, ma allo stato attuale il 68% dei professionisti che ricoprono il ruolo di Data Protection Officer ritengono che tra i fattori che più li penalizzano nell’assolvimento dei loro compiti vi sia proprio la mancanza di sostegno da parte del management aziendale.

Agli occhi del management spesso il DPO è visto ancora come una figura insignificante

Sempre l’art. 38 del Regolamento UE 2016/679 prevede che il DPO “non riceva alcuna istruzione per quanto riguarda l'esecuzione dei suoi compiti”; tuttavia un Data Protection Officer su tre (39%) pensa che gli sarebbe necessario operare con reale indipendenza per poter gestire in modo efficace situazioni di criticità che sempre più spesso si trova ad affrontare a causa di emergenze o attacchi informatici come accade quando i dati aziendali finiscono sotto ostaggio dei cybercriminali tramite il ransomware.

Il Data Protection officer è un insignificante fardello burocratico? a quanto pare i management aziendali durano ancora fatica e vederlo come una figura strategica per la gestione dei dati 

Inoltre, a oltre quattro anni dall’introduzione del GDPR, il Data Protection Officer non sembra ancora essere entrato nelle grazie dei management, che a quanto pare lo vedono come un mero obbligo di legge non riescendo a considerarlo una figura strategica nella protezione dei dati personali, perché il 64% di oltre mille DPO che sono stati finora intervistati da Federprivacy vorrebbero guadagnarsi un filo diretto con i vertici aziendali.

Questi sono alcuni dei risultati ancora parziali ma già nitidamente delineati nel quadro che sta emergendo nel sondaggio “Il ruolo del Data Protection Officer nei casi critici e nelle situazioni di emergenza” a cui è possibile partecipare fino al 30 settembre, quando si concluderà con la pubblicazione del rapporto con i dati definitivi.




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