Coin Center: "La blockchain non è compatibile con il Gdpr"
La blockchain non permetterebbe la piena cancellazione delle informazioni personali. Di conseguenza non è compatibile con il nuovo regolamento europeo sulla privacy, in vigore dal 25 maggio. A sostenerlo è Coin Center, uno dei maggiori think tank al mondo su questo tipo di tecnologie.
Secondo le regole del GDPR (General Data Protection Regulation), gli utenti possono richiedere la completa rimozione dei propri dati personali e le aziende sono obbligate a farlo. Nel caso della tecnologia blockchain però "l’eliminazione delle informazioni è molto complicata.
Soprattutto perché per modificarle bisognerebbe operare su tutta la catena, proprio perché i vari blocchi sono interconnessi tra loro", ha spiegato a The Verge l’esperto dell’università di Oxford Michael Finck. "Penso sia corretto dire che gli attuali sistemi di blockchain sono incompatibili con il regolamento europeo", continua Finck.
La soluzione potrebbe essere che, entrambi gli attori in campo (sistema normativo e tecnologia), cambino per venirsi incontro. Secondo quanto sostiene lo stesso Coin Center, gli sviluppatori delle nuove tecnologie blockchain potrebbero rendere anonimi i dati personali, così i legislatori riuscirebbero a modificare il regolamento per esentare le blockchain dall’eliminazione dei dati personali.
E se tutto questo non avvenisse potrebbe essere un problema per gli sviluppatori europei. "Il nuovo regolamento metterebbe a repentaglio la creazione di queste tecnologie, isolando il continente da quello che può essere considerato il futuro di internet", conclude il think tank.
Fonte: La Stampa