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Carte d’identità nei sacchetti dell’immondizia a Roma

Pezzi di vita, fotogrammi di volti, indirizzi, firme. Sono spuntati da un sacco trasparente lasciato in bella vista dentro un cassonetto in viale Palmiro Togliatti a Roma. Nella busta c’erano decine di carte di identità stracciate, pezzi di carta che contengono comunque informazioni sensibili. Siamo all’angolo tra piazza di Cinecittà e la Togliatti, davanti a una delle entrate laterali della sede secondaria del VII Municipio.

"Un anziano ha visto il bustone, si è allarmato e ha messo tutto dentro un sacco nero nella speranza che non venisse rubato", raccontava ieri un residente di Cinecittà.

Le informazioni contenute nei documenti di identità, anche se parziali, possono comunque essere usate per estorcere informazioni e sono, praticamente, un assist per gli esperti del trashing, la truffa messa in atto dai ladri di identità che frugano nell’immondizia per ottenere informazioni riservate sulle vittime.

Più volte il Garante della privacy ha lanciato l’allarme su bollette e documenti gettati nella spazzatura, materiale prezioso per i truffatori che prediligono proprio i cassonetti vicini agli uffici pubblici.

Insomma, l’anno nuovo per molti residenti del VII Municipio è iniziato con un’allerta sulla sicurezza e con una probabile violazione della privacy. E lo sa bene il presidente della circoscrizione, Monica Lozzi . "Il ritrovamento di parti di carte di identità è un fatto grave - ha detto il minisindaco, informata sin dalla mattina da alcuni cittadini - si tratta di elementi che andrebbero distrutti in un altro modo e non semplicemente stracciati. Andrò fino in fondo e domani mattina (oggi ndr) convocherò i responsabili del servizio per capire cosa possa essere accaduto".

Sembra che alcuni vigili nel pomeriggio siano andati a prelevare il sacco, eliminando così il pericolo che qualche malintenzionato potesse utilizzare quelle preziose informazioni.

"Potrebbero essere le carte di identità restituite agli operatori del Municipio quando si avvia la procedura per chiedere il nuovo documento elettronico", ipotizzano alcuni residenti.

Fonte: Il Gazzettino

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