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Sanità, no del Garante Privacy all’uso illecito dei dati degli accertamenti medici
Le società che forniscono apparecchiature per l’alta diagnostica non possono utilizzare per i propri scopi i dati dei pazienti sottoposti agli accertamenti medici. Le aziende sanitarie da parte loro possono comunicare i dati sanitari a terzi solo in presenza di un adeguato presupposto normativo.
Sanità: informazioni dopo il triage, sì al link sul cellulare dei familiari
Si è conclusa con una archiviazione l’istruttoria avviata dall’Ufficio del Garante per la privacy nei confronti di una Asl che lo scorso anno aveva introdotto un servizio on line per fornire informazioni ai familiari sui pazienti che accedono al pronto soccorso dell’ospedale.
Sanità: sì del Garante Privacy al Registro nazionale degli impianti protesici mammari
Parere favorevole del Garante privacy sullo schema di regolamento che istituisce il Registro nazionale degli impianti protesici mammari. L’Autorità tuttavia ha chiesto al Ministero della salute di apportare alcuni perfezionamenti al testo, per conformarlo complessivamente alla disciplina in materia di protezione dei dati personali.
Sanzionato dal Garante Privacy il dentista che aveva rifiutato di curare il paziente dopo aver scoperto che era sieropositivo all’Aids
Dentista sanzionato 20 mila euro per avere raccolto il dato sull'Hiv e altre malattie infettive del paziente, senza avere iniziato le cure. È la decisione del Garante della privacy (ordinanza n. 239 del 10 giugno 2021). Nel caso specifico un odontoiatra ha chiesto al paziente di compilare un questionario nel quale si doveva indicare se si ha avuto (o si sospetta) di avere malattie infettive, quali tubercolosi, epatite e Hiv (Aids). Secondo l'interessato, alla dichiarazione di positività all'infezione da Hiv, il medico avrebbe rifiutato le prestazioni.
Sbandierare online il QR Code del proprio Green Pass è una pessima idea da evitare
Con l’arrivo del Green Pass sui telefonini degli utenti cominciano a girare sui social network le prime immagini dei QR Code postate orgogliosamente da chi ha ricevuto il pass vaccinale, ma si tratta di una prassi da evitare assolutamente, perché quel piccolo quadrato simile a un labirinto è in realtà una miniera di dati personali che racconta molti particolari sulla salute dell’interessato.
Se l'azienda assume con contratto a termine per ragioni sostitutive attenzione ai dati personali
Alla luce delle modifiche apportate dal Dl 87/2018 al Testo unico dei contratti (Dlgs 81/2015), il contratto a termine può avere una durata superiore a dodici mesi, ma comunque non eccedente i ventiquattro mesi, solo in presenza di almeno una delle seguenti condizioni:
Singapore, gli hacker rubano 1 milione e mezzo di profili sanitari
Un cyberattacco senza precedenti. Vittime un milione e mezzo di cittadini di Singapore, i cui profili sanitari sono stati rubati dai pirati informatici. Tra i dati sottratti ci sono anche quelli del primo ministro Lee Hsien Loong. Le autorità hanno definito l'attacco "il più grave" nella storia del Paese. "Gli aggressori hanno specificamente e ripetutamente preso di mira le informazioni personali e sanitarie del primo ministro", ha detto il ministro della salute Gan Kim Yong in conferenza stampa.
Solo il 20% delle strutture sanitarie attento alla sicurezza dei dati personali
La Sanità italiana è sotto il livello minimo di sicurezza nella conservazione dei dati. Un dato allarmante emerso dalla tavola rotonda "Cybersecurity e privacy in Sanità", proposta dal 14esimo Forum Risk management in Sanità che ha messo in evidenza la necessità di un cambio di passo per garantire una vera innovazione del sistema informatico e di conservazione dei dati. "La trasformazione digitale deve essere accompagnata da una migliore e più efficiente organizzazione aziendale.
Spazio europeo dei dati sanitari: il parere dei garanti dell’UE sulla proposta di regolamento
Con l’intenzione di costituire una vera e propria Unione sanitaria europea, la Commissione europea ha lanciato una proposta di regolamento per l’istituzione di uno Spazio europeo dei dati sanitari (European Health Data Space – EHDS). Il regolamento si propone di migliorare l’accesso delle persone fisiche ai loro dati sanitari elettronici personali e il loro controllo su tali dati (c.d. uso primario), e per altre finalità di cui beneficerebbe la società quali la ricerca, l’innovazione, la definizione delle politiche, la sicurezza dei pazienti, la telemedicina personalizzata, le statistiche ufficiali o le attività normative ( c.d. uso secondario).
Trattamenti dei dati sanitari tra USA e UE, necessaria compliance per entrambe le norme secondo il principio della massima tutela
Negli USA, ad oggi, ancora non vi è una norma federale dedicata specificamente alla materia della privacy. Esistono differenze su molteplici aspetti, ma la compliance deve coprire i requisiti di entrambe le norme e tutelare i diritti delle persone, secondo il principio della massima tutela.