La privacy a presidio del minimo etico
Negli ultimi tempi, l’etica si professa tanto ma si pratica poco. L’essere umano nel luogo di lavoro è normalmente considerato una “risorsa”, un “asset” da “gestire”. A 50 anni, se non è più utile all’organizzazione in cui lavora diventa un’“esubero”. Al di fuori del luogo di lavoro, quale consumatore, diventa “target” delle “campagne” di marketing, che, come ben sa chi ha svolto il servizio militare, designa i bersagli dei bombardieri o dei pezzi di artiglieria. In ogni caso, sembra che la persona fisica venga essenzialmente considerata come uno strumento per far funzionare il sistema economico produttivo.