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La privacy non è un ostacolo all'innovazione ma la misura democratica e il criterio-guida per orientarne lo sviluppo
Già nel 1997, con la sentenza Reno v. Aclu, la Corte suprema americana, nel definire Internet "mezzo unico e completamente nuovo di comunicazione umana in tutto il mondo", coglieva la prima promessa della rete: il potenzialmente illimitato pluralismo, la democratizzazione dell'informazione. Nulla come la rete, infatti, ha liberalizzato l'accesso alle fonti informative e, al contempo, ha consentito a ciascuno di esercitare la libertà di manifestazione del pensiero: pietra angolare della democrazia, come affermò la Consulta italiana sin dal 1965.
Privacy non prerogativa per ricchi, ma presidio di democrazia
La privacy permea la vita quotidiana di tutti, non solo delle persone note al pubblico o di quellecomuni, quanto soprattutto persone meno protette, cui dedicheremo massima attenzione". Il neo Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, uno dei massimi studiosi italiani di diritto privato, è chiamato a entrare nel merito di delicate questioni che spaziano dallariservatezza sui dati personali e sensibili, alla libertà dell'informazione e della comunicazione.