Data Act: la rivoluzione della portabilità di tutti i dati
Il 23 febbraio la Commissione Europea ha presentato il Data Act, la proposta di un regolamento europeo che consenta a cittadini ed imprese di esercitare maggior controllo su tutti quei dati, personali e non, che generiamo ogni giorno. Si tratta di un altro tassello nella strategia digitale europea presentata da Bruxelles nel 2020.
Le proposte ancora in discussione che andranno a delineare le regole della data economy dei prossimi anni sono il Digital Services Act, sulla responsabilità delle piattaforme; il Digital Markets Act, per regolare la competizione con le Big Tech; il Data Governance Act, per facilitare lo scambio di dati tra pubblico e privato; l’AI Act sull’intelligenza artificiale e il Chips Act per promuovere la produzione interna di semiconduttori.
Può sembrare un regolamento minore ma in realtà il Data Act introduce diverse novità rilevanti, una su tutte è l’estensione del diritto alla portabilità dei dati, introdotto per i soli dati personali con il regolamento generale sulla protezione dei dati, il cd. GDPR, a qualsiasi dato generato dall’uso di macchine e device.
Per semplificare, come la vera competizione tra compagnie telefoniche è iniziata quando è stata introdotto il diritto alla portabilità del proprio numero di cellulare, consentendo di passare liberamente all’operatore con le offerte migliori, lo stesso effetto auspicato è quello che si avrà quando l’utente vorrà cambiare assistente vocale o cloud provider. Con il Data Act sarà sufficiente chiedere all’azienda X di trasferire i dati, personali e non, all’azienda Y che offre un analogo servizio.
(Nella foto: Rocco Panetta, Country Leader IAPP per l'Italia)
E non si parla dei soli dati caricati su un sistema ma anche di quelli generati dall’uso. Nel caso di un assistente virtuale potrebbero essere le preferenze che l’assistente ha imparato a catalogare e che, potendosi trasferire tout court, ci risparmierebbero il tempo di doverla istruire da zero.
Fonte: Il Sole 24 Ore del 3 marzo 2022 - di Rocco Panetta e Vincenzo Tiani