Usa: Meta pagherà 1,4 miliardi di dollari per chiudere la causa sul riconoscimento facciale
Il riconoscimento facciale costerà 1,4 miliardi di dollari a Meta. Tanto ha accettato di pagare la società di Mark Zuckerberg allo Stato del Texas (Stati Uniti) per chiudere una causa sull’utilizzo non autorizzato dei dati biometrici di milioni di cittadini americani.
Un procedimento simile è in corso, sempre in Texas, contro Alphabet (Google), accusata di raccogliere milioni di informazioni biometriche tramite servizi come Google Foto e Google Assistant.
Tutto è iniziato nel febbraio 2022 quando il procuratore del Texas Ken Paxton ha messo nel mirino il sistema di riconoscimento facciale che Facebook aveva utilizzato fino all’anno precedente. Secondo il procuratore il sistema, che inglobava funzioni di suggerimento tramite «tag», aveva raccolto i dati biometrici di milioni di texani da foto e video pubblicati sul social network senza il consenso informato degli utenti. Una causa analoga aveva già portato a una multa da 650 milioni di dollari per Meta, imposta nel 2021 dallo Stato dell’Illinois.
La nuova sanzione da 1,4 miliardi, spiega una nota, sarà pagata nel giro di cinque anni ed è una delle più pesanti mai imposte alle big tech per problemi di privacy. In questo ambito Meta nel 2019 aveva ricevuto una multa da 5 miliardi per l’uso improprio dei dati degli utenti dopo lo scandalo Cambridge Analitica.
La causa in via di risoluzione contro Meta e quella aperta contro Google riportano l’attenzione sull’utilizzo dei dati biometrici delle persone. Un tema sensibile più che mai sensibile dal momento che queste pratiche, rafforzate dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale, potrebbero consentire l’identificazione di massa dei cittadini. E l’AI già può fare molto in termini di riconoscimento degli elementi che le vengono sottoposti: i Rayban «intelligenti» sviluppati proprio da Meta con Essilor Luxottica, la società della famiglia Del Vecchio di cui la big tech sta pensando di comprare una quota del 3-5%, sono in grado di identificare in tempo reale una vasta gamma di oggetti (possono, ad esempio, riconoscere alcune razze di cani o le voci di un menù in diverse lingue).
In Europa l’utilizzo del riconoscimento facciale di massa è stato da poco regolato dall’AI Act, il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale pubblicato a luglio 2024 che mette fuori legge le tecniche di identificazione biometrica all’interno dell’Unione Europea. Il divieto include la raccolta non mirata di immagini dei volti da Internet, social network compresi.
Fonte: Milano Finanza