Antonio Ciccia Messina
Professore a contratto di "Tutela della privacy e trattamento dei dati Digitali” presso l'Università della Valle d’Aosta. Avvocato, autore di Italia Oggi e collaboratore giornali e riviste giuridiche e appassionato di calcio e della bellezza delle parole.
La privacy non va in vacanza: i consigli del Garante per la migliore protezione dei dati durante le festività
Regali, biglietti d'auguri, viaggi, foto a prova di privacy nel periodo natalizio: per evitare brutte sorprese il Garante ha stilato un decalogo per evitare rischi e danni ai dati personali propri e altrui.
Diritto all'oblio: se il tribunale dispone la deindicizzazione sul web ma Google risponde picche
L'oblio te lo puoi scordare. È questo il pensiero che deve essere balenato nella testa dell'incredulo XX che contava sulla legge italiana per non vedere catalogati da Google i suoi dati, contenuti in un decreto di archiviazione di un procedimento penale, da cui ne era uscito benissimo, addirittura “archiviato”.
C'è la privacy anche per gli atti notarili
C'è privacy anche se gli atti sono pubblici (come gli atti notarili). Non tutto ciò che è contenuto in un atto pubblico è per ciò solo pubblicabile. Soprattutto on line, dove ogni contenuto è facilmente accessibile. Bisogna sempre considerare la finalità della diffusione e diffondere solo i dati pertinenti con quella finalità.
La privacy inclusiva deroga agli standard di sicurezza
Le imprese devono realizzare sistemi di sicurezza privacy, prevedendo anche un corridoio speciale inclusivo per le persone appartenenti a particolari categorie di soggetti vulnerabili come i disabili.
Viola la privacy chi abusa del whistleblowing per fare gossip
Viola la privacy chi abusa delle tutele per il whistleblowing per propalare indiscrezioni o vociferazioni scarsamente attendibili. È questo il monito del Garante della privacy (provvedimento n. 304 del 6 luglio 2023), che ha rilasciato parere favorevole sullo schema di linee guida dell'Anac ad oggetto la disciplina attuativa del d.lgs. 24/2023, relativo alle segnalazioni di illeciti all'interno delle aziende e degli enti pubblici.
Nelle scuole è allerta per i dati fuori dalla UE: la circolare del Ministero dell'Istruzione
Al setaccio i contratti con i fornitori di servizi elettronici: le scuole, una per una, devono verificare se questi applicativi esportano dati al di fuori dell'Unione Europea nel rispetto del Gdpr. Inoltre, gli istituti devono anche configurare i sistemi in maniera da evitare l'indebito invio di informazioni relative a personale, studenti e famiglie verso Stati che non garantiscono una tutela dei dati equiparabile a quella del Regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679 (Gdpr). Sono queste alcune indicazioni desumibili dalla nota del ministero dell'istruzione e del merito (Mim) protocollo n. 706 - del 20 marzo 2023, recapitata a tutti gli uffici scolastici regionali e agli organi scolastici delle autonomie.
Niente telefonate dopo cena e nei festivi tra le novità del nuovo codice di condotta sul telemarketing
Niente telemarketing dopo cena o di domenica; obbligo del call center di dire dove è stato preso il numero di telefono; inserimento veloce nelle liste nere di chi non è interessato o revoca il consenso alle chiamate. Sono alcune delle novità inserite nel codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling, approvato dal Garante della privacy (provvedimento n. 70 del 9 marzo 2023).
Bisogna dare agli studenti gli strumenti per innescare la loro capacità di ragionare su ciò che trovano nella grande vetrina di internet
«Noi diamo il consenso ai cookie perché vogliamo tutto subito»: questa la risposta di un giovane studente nel corso di una conferenza sulla privacy in un liceo scientifico organizzata da Campus Orienta. L’affermazione nella sua spontaneità mette in evidenza l’urgenza di iniziative formative che la scuola deve promuovere a proposito di argomenti che, a vario titolo, trattano della protezione dei dati.
Belgio: patteggiamento per le violazioni privacy
Patteggiamento per le violazioni privacy. Alcune società belghe (settore media) hanno raggiunto un accordo con il locale Garante della privacy e, senza riconoscimento della loro responsabilità, hanno accettato di pagare 10 mila euro per alcune violazioni della privacy. Il provvedimento (decisione n. 151/2022 del 21/10/2022) rappresenta il primo caso, di cui si ha notizia, di accordi di questo tipo. L'episodio mette sotto i riflettori il sistema sanzionatorio del regolamento Ue sulla privacy 2016/679.
La raffica di richieste di accesso civico di MonitoraPA ha aperto un dibattito nel mondo scolastico ma rispondere è inevitabile
Scuole sotto assedio sulla privacy. Dalla ripresa delle lezioni sono bersagliate da richieste di accesso civico relative all'uso dei servizi digitali (posta elettronica, messaggistica, videoconferenza, didattica a distanza, didattica digitale integrata, registro elettronico). I promotori dell'azione, che si definiscono hacker e usano la denominazione «MonitoraPA», dichiarano di avere inviato via Pec un'istanza di accesso civico generalizzato a 8254 scuole, per tutelare la privacy e proteggere le persone dagli attacchi dei colossi del web. L'iniziativa, anche per la sua massiva entità, ha aperto un dibattito nel mondo della scuola ed ha anche causato attriti tra gli addetti del settore.