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Non si può cancellare un articolo dall’archivio online di un quotidiano. Editore sanzionato dal Garante per non aver risposto alla richiesta del reclamante

Non si può cancellare un articolo dall’archivio online di un quotidiano. Editore sanzionato dal Garante per non aver risposto alla richiesta del reclamante

Per bilanciare la libertà di informazione e il diritto all’oblio, si può chiederne la deindicizzazione dai motori di ricerca. L’articolo conserva infatti il suo valore di documento storico e come tale deve rimanere accessibile nella sua integrità agli abbonati e a chi dovesse svolgere specifiche ricerche.

Garante Privacy: troppi dettagli nelle notizie di cronaca causano pregiudizio, soprattutto ai minori

Garante Privacy: troppi dettagli nelle notizie di cronaca causano pregiudizio, soprattutto ai minori

Nel riferire fatti di cronaca, il giornalista deve evitare di riportare informazioni eccedenti che possano ledere la riservatezza delle persone, tanto più se minori. Il principio è stato ribadito dal Garante per la protezione dei dati personali che ha vietato all’editore di una testata online di trattare dati personali non essenziali relativi alla morte di una donna, lesivi della riservatezza dei suoi familiari, in particolare della figlia minore.

Firmato protocollo d'intesa tra Garante Privacy e Ispettorato nazionale del lavoro

Firmato protocollo d'intesa tra Garante Privacy e Ispettorato nazionale del lavoro

Negli ultimi anni la gestione del rapporto di lavoro appare sempre più complessa sotto molteplici profili, tra cui quello non meno importante della privacy. Infatti, la mole di dati del lavoratore, che i datori di lavoro e i professionisti che li assistono sono chiamati a trattare, è cresciuta specie nell'ultimo anno dove, a causa della pandemia da Covid-19, si sono aggiunte ulteriori tipologie d'informazioni. In questo solco s'inserisce, ora, il protocollo d'intesa siglato il 22 aprile 2021 tra l'Ispettorato nazionale del lavoro (Inl) e il Garante per la protezione dei dati personali, con il quale è stato avviato un rapporto di collaborazione strategica al fine di assumere orientamenti condivisi su questioni specifiche.

Il Garante Privacy invia un avvertimento formale al Governo: 'Gravi criticità per i pass vaccinali nel decreto riaperture'

Il Garante Privacy invia un avvertimento formale al Governo: 'Gravi criticità per i pass vaccinali nel decreto riaperture'

La norma appena approvata per la creazione e la gestione delle “certificazioni verdi”, i cosiddetti pass vaccinali, presenta criticità tali da inficiare, se non opportunamente modificata, la validità e il funzionamento del sistema previsto per la riapertura degli spostamenti durante la pandemia. È quindi necessario un intervento urgente a tutela dei diritti e delle libertà delle persone. Questa l’indicazione del Garante per la protezione dei dati personali contenuta in un avvertimento formale, adottato ai sensi del Regolamento Ue, appena trasmesso a tutti i ministeri e agli altri soggetti coinvolti. Il provvedimento è stato inviato anche al Presidente del Consiglio dei ministri, per le valutazioni di competenza.

Garante Privacy: semaforo rosso per il sistema di riconoscimento facciale 'Sari Real Time' del Ministero dell'interno

Garante Privacy: semaforo rosso per il sistema di riconoscimento facciale 'Sari Real Time' del Ministero dell'interno

Non è favorevole il parere del Garante per la protezione dei dati personali sull’utilizzo del sistema Sari Real Time da parte del Ministero dell’interno. Il sistema, oltre ad essere privo di una base giuridica che legittimi il trattamento automatizzato dei dati biometrici per il riconoscimento facciale a fini di sicurezza, realizzerebbe per come è progettato una forma di sorveglianza indiscriminata/di massa.

Detenuti, più privacy nei colloqui via Skype

Detenuti, più privacy nei colloqui via Skype

Più privacy per i detenuti. A seguito di diverse segnalazioni relative a episodi nei quali le video-telefonate e i colloqui via Skype delle persone detenute si sarebbero svolti in assenza delle necessarie condizioni minime di riservatezza e, in particolare, in violazione del divieto di controllo auditivo da parte del personale di custodia, con un comunicato stampa congiunto il Garante per la protezione dei dati personali e il Garante nazionale per i diritti delle persone private della libertà personale hanno richiamato gli istituti penitenziari al rispetto delle garanzie per la tutela della riservatezza.

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