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Tik Tok, a rischio la privacy dei minori: il Garante avvia il procedimento contro il social network

Tik Tok, a rischio la privacy dei minori: il Garante avvia il procedimento contro il social network

Scarsa attenzione alla tutela dei minori, divieto di iscrizione ai più piccoli facilmente aggirabile, poca trasparenza e chiarezza nelle informazioni rese agli utenti, impostazioni predefinite non rispettose della privacy. Sono queste le principali violazioni che il Garante per la protezione dei dati personali ha contestato a Tik Tok, il social utilizzato soprattutto da giovanissimi che consente di creare, condividere e commentare brevi video. Per quanto sulle problematiche poste da Tik Tok sia in corso un’attività nell’ambito del Comitato che riunisce le Autorità europee, il Garante ha avvertito l’urgenza di aprire comunque un procedimento formale nei confronti del social network a tutela dei minori italiani.

Rifiuti Covid, il Garante ai Comuni: tutelare la privacy dei contagiati

Rifiuti Covid, il Garante ai Comuni: tutelare la privacy dei contagiati

Per gestire il servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti Covid i Comuni dovranno individuare adeguate soluzioni organizzative volte a evitare l’esposizione a terzi della situazione delle persone contagiate o in isolamento. Lo ha chiarito il Garante per la protezione dei dati personali nella Faq sulle problematiche connesse all’emergenza Coronavirus riguardo alla raccolta dei rifiuti urbani, disponibile da oggi sul sito dell’Autorità www.garanteprivacy.it.

Cookie, il Garante Privacy avvia una consultazione pubblica sulle regole per il loro uso

Cookie, il Garante Privacy avvia una consultazione pubblica sulle regole per il loro uso

Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato una consultazione pubblica sulle regole per l’uso dei cookie da parte dei gestori dei siti.  Il Regolamento europeo in materia di privacy, infatti, pur non avendo modificato la disciplina relativa ai cookie e agli altri strumenti di tracciamento, ha rafforzato il potere di controllo delle persone, puntando sia sul carattere “inequivocabile” del consenso al trattamento dei dati personali, sia sull’attuazione dei principi di protezione dati già dalla progettazione e per impostazioni predefinite (cd. “privacy by design e by default”). Ciò rende di conseguenza necessari alcuni chiarimenti sulle corrette modalità per rendere l’informativa online agli utenti della rete e acquisire, quando necessario, il loro consenso.

Videosorveglianza, le nuove FAQ del Garante Privacy

Videosorveglianza, le nuove FAQ del Garante Privacy

Il datore di lavoro può installare un sistema di videosorveglianza nelle sedi di lavoro? Occorre avere una autorizzazione del Garante per installare le telecamere? In che modo si fornisce l'informativa agli interessati? Quali sono i tempi dell'eventuale conservazione delle immagini registrate? Si possono utilizzare telecamere di sorveglianza casalinghe c.d. smart cam? Sono queste alcune delle domande cui rispondono le Faq messe a punto dal Garante per la protezione dei dati personali sulle questioni concernenti il trattamento dei dati personali nell'ambito dell'installazione di impianti di videosorveglianza da parte di soggetti pubblici e privati.

Wi-Fi pubblico gratuito,  il Garante della Privacy chiede all’Agid  più tutele per gli utenti

Wi-Fi pubblico gratuito, il Garante della Privacy chiede all’Agid più tutele per gli utenti

Misure di sicurezza per evitare accessi alle reti interne della Pa, divieto di tracciamenti non necessari degli utenti, conservazione a tempo dei dati, maggiore trasparenza. Sono alcune delle importanti garanzie richieste dal Garante per la protezione dei dati personali nel parere reso all’Agid sullo schema di Linee guida sul Wi-Fi pubblico. L’Agenzia per l’Italia Digitale dovrà integrare lo schema per renderlo conforme alle disposizioni del Regolamento Ue e del Codice privacy.

Garante Privacy:  sì al diritto all'oblio per chi è risultato estraneo  a vicende giudiziarie

Garante Privacy: sì al diritto all'oblio per chi è risultato estraneo a vicende giudiziarie

Una persona ha diritto a veder deindicizzati dai motori di ricerca gli articoli che riportano vicende giudiziarie risalenti nel tempo alle quali è poi risultata estranea. Il principio è stato affermato dal Garante per la privacy che ha dichiarato fondati i reclami presentati da due persone ed ha ordinato a Google di rimuovere gli url agli articoli reperibili facendo una ricerca online con i loro nominativi.

Privacy Day Forum 2024, il trailer della giornata

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