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Multe sulla pec, il Garante per la Privacy boccia le notifiche indiscriminate
Niente più notifiche via pec “indiscriminate” per le multe stradali: d’ora in poi, la ricerca dell’indirizzo di posta elettronica certificata del destinatario di un verbale tramite il codice fiscale dell’interessato può essere effettuata solo se questi è un professionista. Questo e altri paletti sono stati suggeriti dal garante della Privacy e recepiti dal ministero dell’Interno con circolare 300/A/4027/20/127/9 dell’8 giugno 2020. Tutto è nato da segnalazioni al Garante, che ha studiato come allineare al Gdpr la precedente circolare in materia.
NIS 2: prima denuncia degli attacchi informatici entro 24 ore
Prima denuncia di attacchi informatici entro 24 ore e, a seguire, notifica completa entro 72 ore: sono questi alcuni degli obblighi specifici, in caso di data breach, previsti dallo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva UE 2022/2555 (nota con l’acronimo NIS 2) licenziato, in via preliminare, del consiglio dei ministri del 10/6/2024.
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Ok definitivo dal Consiglio dei Ministri al decreto legislativo che recepisce la direttiva NIS 2
Privacy e cibersicurezza a braccetto. Ma si applica il ne bis in idem delle sanzioni in caso di data breach. Le imprese e le pubbliche amministrazioni, tenute agli adempimenti di cibersicurezza, devono anche osservare gli obblighi del Gdpr, tra cui la notifica del data breach al Garante della privacy.
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Ransomware colpisce il Comune di Spoleto: dati criptati e resi inaccessibili
Nella notte di domenica 15 dicembre un "ransomware" ha colpito il sistema informatico del Comune di Spoleto, città italiana della provincia di Perugia che conta circa 37mila abitanti.
Viola la privacy la notifica della multa stradale inviata alla Pec del professionista che 'non appare come strettamente personale'
Stop alle notifiche di multe stradali tramite pec ai professionisti, se il loro indirizzo di posta elettronica certificata non appare come strettamente personale. E non si può considerare tale quello assegnato dall’Ordine di appartenenza: occorre proteggere la privacy del destinatario dal rischio che della sanzione vengano a conoscenza altre persone che lavorano con lui e che verosimilmente possono accedere alla sua casella pec professionale. Lo ha stabilito il Garante della privacy, con la nota DRP/PS/147434 del 27 ottobre, resa nota dal ministero dell’Interno il 17 novembre con la circolare 300/STRAD/1/10060.U/2021.