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Negozi di telefonia intestavano abbonamenti e sim card a centinaia di ignari utenti, interviene il Garante Privacy
Una società che gestisce due negozi di telefonia dovrà pagare una multa di 150mila euro per aver attivato illecitamente Sim, abbonamenti e addebiti per l’acquisto di cellulari e localizzatori GPS utilizzando i dati personali di centinaia di utenti a loro insaputa.
Operatore telefonico continuava a inviare bollette per abbonamenti disdetti, sanzione dell'autorità per la privacy
A seguito di numerosi reclami pervenuti dai clienti di Free Mobile, nel 2020 l’autorità per la protezione dei dati francese (CNIL), aveva avviato un’indagine sull’operatore mobile del gruppo Iliad per verificarne la conformità alle disposizioni del GDPR, e adesso la stessa CNIL rende noto di aver riscontrato violazioni multiple, riguardanti i diritti degli interessati, promozioni indesiderate, e misure di sicurezza.Per questo la CNIL ha inflitto una sanzione di 300.000 euro all’operatore di telefonia, che in Francia ha oltre 13 milioni di clienti.
Pakistan, dati personali di 115 milioni di utenti di telefonia mobile messi in vendita nel Dark Web
La Rewterz Threat Intelligence, una società di cybersecurity pakistana, ha scoperto sul Dark Web un annuncio pubblicato da un hacker ignoto riferito alla messa in vendita dei dati personali di 115 milioni utenti di telefonia mobile del Pakistan, nazione che conta in totale una popolazione di circa 210 milioni di abitanti.
Pubblicati sul Dark Web i dati personali di 73 milioni di clienti di AT&T
I dati personali di 73 milioni di attuali o ex clienti AT&T sono finiti online. Si tratta di informazioni come indirizzi, numeri di previdenza sociale e codici di accesso che nelle ultime ore sono state pubblicate sul dark web, come riporta la BBC, citando un comunicato del noto colosso statunitense delle telecomunicazioni.
Rientrano nel diritto di accesso anche i dati della geolocalizzazione del cellulare
Il garante della privacy spagnolo ha pubblicato una risoluzione che stabilisce l’obbligo per le compagnie telefoniche di fornire riscontro a coloro che richiedono i dati di geolocalizzazione delle utenze che hanno sottoscritto.
Sequestro illegittimo del telefonino, va disposta la restituzione delle copie forensi dei dati registrati
Il Tribunale che sancisce la totale illegittimità del decreto di perquisizione e sequestro del PM, deve a sua volta disporre la restituzione delle copie forensi delle memorie contenenti i dati ivi registrati. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 38460 depositata oggi, accogliendo il ricorso di una donna che aveva subito il sequestro di due telefoni cellulari nell'ambito di un procedimento contro ignoti per rivelazione del segreto d'ufficio.
Telemarketing aggressivo, il Garante Privacy infligge maxi sanzione a Vodafone di oltre 12 milioni di euro
Il Garante per la protezione dati personali - composto da Pasquale Stanzione, Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia e Guido Scorza - ha ordinato a Vodafone il pagamento di una sanzione di oltre 12 milioni e 250 mila euro per aver trattato in modo illecito i dati personali di milioni di utenti a fini di telemarketing. Oltre al pagamento della multa, la società dovrà adottare una serie di misure dettate dall’Autorità per conformarsi alla normativa nazionale ed europea sulla tutela dei dati.
Telemarketing indesiderato: 600 mila euro di sanzione a Wind Tre
Il Garante per la privacy ha ordinato a Wind Tre S.p.A. il pagamento di una sanzione di 600 mila euro per gravi violazioni della normativa sulla protezione dei dati personali nel corso di attività di marketing telefonico, anche tramite sms.
Tim nega ad un cliente l’accesso ai tabulati telefonici e scatta la sanzione del Garante Privacy
Tim dovrà pagare una sanzione di 150 mila euro per aver negato a un abbonato l’accesso ai propri tabulati telefonici necessario per potersi difendere in sede penale. Lo ha deciso il Garante per la protezione dei dati personali. Con l’accesso ai tabulati, l’abbonato, intestatario di due utenze di cui una in uso ad un’altra persona, intendeva raccogliere informazioni da produrre in un processo penale a sostegno della propria difesa, volta a dimostrare l’estraneità ai fatti che gli venivano contestati. Non avendo ricevuto riscontro alle sue reiterate richieste da parte della Società, si era rivolto al Garante per poter ricevere i tabulati in tempo utile per l'udienza del processo penale.
Utente scopre di avere due sim card a lui intestate a sua insaputa, interviene il Garante della privacy
Riceve due email e un sms di notifica da parte di una compagnia telefonica e scopre che un rivenditore aveva attivato a sua insaputa due sim card ricaricabili a lui intestate. Il Garante Privacy sanziona la società della rete di vendita della compagnia telefonica con una multa di 90mila euro per trattamento illecito di dati personali.