Il Garante per la privacy Antonello Soro scrive al Ministro dell’istruzione Lucia Azzolina: valorizzare il registro elettronico
Il Garante della privacy Antonello Soro in questo particolare periodo dell’anno scolastico prende in esame il registro elettronico. E in una lettera alla ministra dell’istruzione Luciana Azzolina sottolinea l’importanza di questo strumento. "Il registro elettronico - fornito da soggetti gia' designati responsabili del trattamento - potrebbe rappresentare lo strumento elettivo mediante cui realizzare (almeno) una parte significativa dell'attività didattica, riducendo proporzionalmente il ricorso a piattaforme altre, che oltretutto non sempre si limitano all'erogazione di servizi funzionali all'attivita' formativa".
(Nella foto: Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali)
"Il Garante - continua la lettera - vigilerà, come annunciato nel citato provvedimento del 26 marzo, sulla legittimità del trattamento dei dati personali svolto mediante le varie piattaforme utilizzate per la didattica a distanza, ma al fine di elevare le garanzie di riservatezza accordate in tale contesto è determinante la funzione di orientamento che il suo dicastero può svolgere, rispetto alle scelte dei singoli istituti scolastici. L'Autorita' manifesta, sin d'ora, la piena disponibilità a ogni contributo ritenuto utile ai fini dell'adozione delle misure di garanzia dei dati personali trattati in quest'ambito".
"Il registro elettronico - premette Soro - costituisce, infatti, un prezioso strumento di comunicazione tra i docenti e le famiglie, tanto piu' nel momento attuale, caratterizzato dalla sostituzione dell'attivita' didattica 'in presenza' con quella "a distanza", che necessita, come tale, di una piu' stretta interazione tra insegnanti, studenti e loro genitori, alla quale il registro online e' sicuramente funzionale."
"L'inclusione, nel registro, di un novero assai rilevante - in termini quantitativi e qualitativi - di dati personali, anche di minorenni, esige tuttavia l'adozione di tutte le cautele idonee a evitare o, quantomeno, minimizzare, i rischi di esfiltrazione, trattamento illecito, anche solo alterazione dei dati stessi".
“A tal fine - continua il Garante - sarebbe anzitutto necessario provvedere al perfezionamento della disciplina di settore, adottando segnatamente il 'Piano per la dematerializzazione delle procedure amministrative in materia di istruzione, universita' e ricerca e dei rapporti con le comunita' dei docenti, del personale, studenti e famiglie', che avrebbe dovuto essere predisposto entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge 135 del 2012, alla quale si deve l'introduzione di tali forme innovative di rendicontazione dell'attivita' didattica e di comunicazione tra scuole e famiglie. In assenza di direttive specifiche, gli istituti scolastici hanno sinora provveduto ricorrendo a soluzioni tecnologiche, offerte da vari fornitori, non sempre caratterizzate da garanzie adeguate in termini di protezione dei dati personali e talora notevolmente vulnerabili. La crescente rilevanza assunta, nell'attuale fase emergenziale, dagli strumenti volti a consentire lo svolgimento dell'attivita' didattica a distanza impone, tuttavia, di riservare maggiore attenzione alle questioni inerenti la sicurezza e la protezione dei dati personali affidati a tali piattaforme. Pertanto - come gia' rappresentato nell'ambito del provvedimento del 26 marzo sulla didattica a distanza - tra i criteri da seguire nella scelta degli strumenti tecnologici mediante cui svolgere l'attivita' formativa da remoto, devono assumersi anche quelli inerenti le garanzie offerte in termini di protezione dati".
Fonte: Rainews