Relazione annuale del Garante Privacy: il video del discorso del Presidente Stanzione
E' stata presentata venerdì 2 luglio 2021 la Relazione annuale dell'attività svolta nel 2020 dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali (composta da Pasquale Stanzione, Ginevra Cerrina Feroni, Agostino Ghiglia e Guido Scorza).
(Relazione annuale dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali: il discorso del Presidente Pasquale Stanzione)
La cerimonia, che si è svolta in forma ridotta per motivi connessi all’emergenza sanitaria da Covid-19, è statata trasmessa in diretta a cura di Rai Parlamento su Rai2 e in streaming online sulla web tv della Camera, sul sito del Garante, e anche sul sito di Federprivacy, dove è adesso disponibile il video del discorso del Presidente Stanzione.
La Relazione ha illustrato i diversi fronti sui quali l'Autorità è stata impegnata nel corso del 2020 e nei primi mesi di quest’anno. La Relazione ha fatto inoltre il punto sullo stato di attuazione della legislazione in materia di privacy e indicato i nuovi scenari che si aprono per la protezione dei dati personali, anche alla luce delle tematiche connesse all’emergenza pandemica.
'Nel 2020 si è registrato un incremento di circa il 132%, rispetto al 2019 dei casi trattati dal Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia e un aumento del 77% dei casi di vittimizzazione dei minori per grooming, cyber bullismo, furto d'identità digitale, sextorsion. Il 68% degli adolescenti risulta essere stato, nel 2020, testimone di casi di cyberbullismo'' - ha sottolineato il Garante Pasquale Stanzione - ''Sono dati allarmanti, che non possono non esigere un'assunzione di responsabilità collettiva rispetto a soggetti, quali i minori, le cui vulnerabilità possono renderli le vittime elettive delle distorsioni del web''.
"Proprio la tutela delle persone vulnerabili '' ha rappresentato il tratto caratterizzante l'attività del Garante in questo primo anno'' - ha detto Stanzione - ''La protezione dei dati può rappresentare, infatti, un prezioso strumento di difesa della persona da vecchie e nuove discriminazioni e di riequilibrio dei rapporti sociali. In questo senso, la protezione dei dati si sta dimostrando anche e sempre più determinante per un governo sostenibile della tecnica; perché la democrazia non degeneri, in altri termini, in algocrazia''.
Nel suo discorso alla Camera, il Garante per la Privacy ha lanciato l'allarme su come il digitale debba essere al servizio dell'uomo, e non viceversa: "Come la pandemia ha dimostrato, ma ciò ha un prezzo, l'accentramento progressivo, in capo alle piattaforme di un potere che non è più soltanto economico, ma anche - e sempre più - performativo, sociale, persino decisionale''.
Un potere che, secondo il presidente dell'Autorità, ''si innerva nelle strutture economico-sociali, fino a permeare quel 'caporalato digitale', rispetto ai lavoratori della gig economy''.
La pandemia ''ha dimostrato l'indispensabilità'' dei servizi digitali, ma anche ''l'esigenza di una strategia difensiva rispetto al loro pervasivo pedinamento digitale, alla supremazia contrattuale, alla stessa egemonia 'sovrastrutturale', dunque culturale e informativa, realizzata con pubblicità mirata e microtargeting''.
Il testo integrale del discorso del Presidente Stanzione e quello della relazione sono resi disponibili sul sito del Garante, mentre il video dell'evento è stato inserito anche nella Galleria Video di Federprivacy.
Fonte: Garante Privacy