A dire il vero, sarebbe interessante fare la domanda direttamente a Google. Sarei davvero curioso di leggerne la risposta. Ad ogni modo, aspetti importanti da considerare se un medico intende valutare di usare i form di Google per raccogliere i dati valutazione delle condizioni di salute del lavoratore, sono certamente quelli relativi al trasferimento dei dati al di fuori dell'UE, gli aspetti relativi al consenso dell'interessato che deve per i dati sulla salute deve essere esplicito, e alle attività principali svolte da Google. Sull'aspetto del trasferimento dei dati negli Usa, risulta che Google aderisca al Privacy Shield, e quindi questo deroga alla necessità di un consenso specifico e distinto. Per quanto riguarda il consenso dell'interessato, se Google Form permette di documentarlo e di tenerne traccia, potrebbe essere soddisfatto questo requisito, fermo restando che il consenso deve essere anche liberamente prestato, e che l'interessato (il lavoratore) potrebbe rifiutarsi di fornire le proprie risposte tramite uno strumento di cui non si fida sufficientemente, e quindi questa criticità potrebbe obbligare ad abbandonare l'ipotesi di usare questo strumento. In riferimento alle attività di Google, si deve ricordare che queste sono principamente quelle della pubblicità e del marketing, che comprende la profilazione su larga scala degli utenti, con il monitoraggio e l'analisi dei gusti, dei comportamenti, e delle preferenze dell'interessato, e quando vi sono servizi come quello di Google Form che vengono messi a disposizione "gratuitamente", qualche domanda su che cosa ci faccia Google con tali informazioni sarebbe opportuno farsela, visto che in ogni spiegazione viene assicurato che "i dati sono al sicuro", ma purtroppo la complessa informativa sulla privacy resa da Google non pare dare risposte esarienti o abbastanza trasparenti da prendere una decisione in serenità. Spetta quindi al medico competente decidere se avvalersi o meno di Google Form per tali tipologie di trattamenti, assumendosene personalmente la responsabilità, sapendo in ogni caso che non tutti potrebbero gradire di dare i propri dati sanitari a Google, e magari anche coloro che inizialmente acconsentono potrebbero in seguito iniziare a ricevere annunci pubblicitari che in qualche modo rispecchiano le risposte che hanno dato nel questionario sanitario, e per questo lamentarsene.
Cordiali saluti
Nicola Bernardi