Ad oggi sappiamo che sia l’installazione dell’app Immuni sullo smartphone che la condivisione delle informazioni con le autorità preposte saranno rimesse alla libera scelta dell’utente.
Quindi, in entrambi i casi sarà richiesto il consenso al cittadino, il quale potrà decidere liberamente di scaricare o meno l’app e di comunicare alle autorità sanitarie i dati registrati dalla stessa.
In mancanza di un valido consenso - e di una base giuridica alternativa al consenso preventivamente individuata e resa nota dal legislatore - il trattamento dei dati personali sarebbe evidentemente illecito ai sensi del GDPR.
Per un approfondimento sul tema della volontarietà, Le consiglio l’interessante articolo dell’Avv. Antonio Ciccia Messina al seguente link
www.federprivacy.org/informazione/punto-...lantano-volontarieta.