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In partenza il 17 novembre il Corso di alta formazione per Esperto Privacy valido per la certificazione Tüv
Partirà il 17 novembre e si concluderà il 21 dicembre l'ultima edizione del 2021 del “Corso di alta formazione per Esperto Privacy” organizzato da Wolters Kluwers con il patrocinio di Federprivacy e propedeutico alla certificazione di Privacy Officer rilasciata da TÜV Italia. Il percorso, è strutturato in sei moduli con un programma di 36 ore che si sviluppa in 4 lezioni live di 8 ore ciascuna, e 4 corsi on line della durata di 1 ora ciascuno, tutte interamente da remoto, con notevole risparmio sui costi di viaggi e soggiorni presso le sedi del corso, la possibilità di non allontanarsi dalla propria dimora abituale.
In partenza il Master per Esperto Privacy valido per la certificazione TÜV Italia
È stata programmata una nuova edizione del Master per Esperto Privacy del 2023, con la prima lezione in programma il 16 maggio e un programma articolato in 4 moduli che si concluderà il 4 luglio 2023 con l'esame finale per il rilascio dell'attestato delle competenze acquisite.
Intelligenza Artificiale, organizzato un corso su introduzione ai concetti, termini e misure della ISO 42001:2023
Organizzato un corso con il patrocinio di Federprivacy che si pone l'obiettivo di approfondire le basi del funzionamento dell’Intelligenza Artificiale rispetto a chi tratta il tema della privacy personali, esplorando la tassonomia della protezione dei dati e le misure di sicurezza da implementare sulla base della Norma ISO 42001:2023.
Istruzione, formazione e aggiornamento degli autorizzati: prerequisito fondamentale per la compliance al Gdpr
Quando possiamo realmente parlare di gestione ottimale della privacy, quindi essere definiti compliant, nella sfera della gestione del personale dipendente? Quali sono, pertanto, gli adempimenti che il Titolare del Trattamento dati dovrà obbligatoriamente adottare per essere conforme al Regolamento (UE) 2016/679, rispettandone i princìpi e adottando procedure organizzative e di sicurezza per assicurare, sui dati trattati, un rischio definibile basso? Per adottare il linguaggio del Regolamento (UE) 2016/679 il Titolare del Trattamento dovrà, solamente, agire con accountability, pertanto con consapevolezza, competenza e responsabilità.
L'8 febbraio torna il Corso di autodifesa per Data Protection Officer
La funzione e le attività dei Data Protection Officer sono piene di insidie e trabocchetti. Occorrono strumenti e accorgimenti pratici per districarsi in un vero e proprio labirinto di norme e riuscire a minimizzare responsabilità e rischi: dalle clausole specifiche nei contratti di conferimento dell’incarico alla attenta modalità di redazione degli atti proprio del ruolo; dalla gestione dei conflitti di interesse alla condotte efficaci in caso di contenzioso con il titolare del trattamento. A seguito dell'interesse riscontrato nelle precedenti edizioni a cui hanno partecipato già oltre 500 addetti ai lavori, è stata programmata una nuova edizione del Corso di autodifesa per Data Protection Officer per martedì 8 febbraio 2022.
L'agenda dei principali corsi per i professionisti della privacy
Quattro edizioni del Master Privacy Officer nelle città di Roma, Reggio Emilia, Milano, e Firenze, e due del Corso di alta formazione per Esperto Privacy organizzato da Wolters Kluwers a Milano e Roma. Anche due corsi propedeutici per le certificazioni specialistiche nei settori Videosorveglianza e Banche & Finanza, rispettivamente a Bologna e a Milano. Aggiornamento raccomandato con il Corso su Sistemi di Gestione Privacy alla luce della nuova Norma ISO/IEC 27701:2019
La formazione del Data Protection Officer deve avere carattere permanente e non può essere riconducibile al solo istante della sua designazione
La formazione viene espressamente richiamata dall’art. 38 par. 2 GDPR come dovere in capo all’organizzazione che procede alla designazione del DPO, il quale deve mantenere quella “conoscenza specialistica” che ne ha consentito la selezione in conformità all’art. 37 par. 5 GDPR e che, di conseguenza, deve avere un carattere permanente.
La formazione e l’istruzione degli addetti che trattano dati personali non possono essere uguali per tutti
Il GDPR prescrive che il personale che tratta dati personali debba essere istruito, e molte aziende hanno una formazione standard a cui sottoporre tutti i dipendenti. E' possibile però riscontrare una differenza di fabbisogno formativo e/o istruzione in base alla data di assunzione di personale dipendente che ha la funzione di trattare i medesimi dati.
La mail contenente dati sensibili inviata per errore a una moltitudine di destinatari? basta un alert per evitare il data breach
L'adozione di un sistema di “alert” che avvisi l’utente che si sta inviando una mail a persone esterne all’organizzazione, in modo da intercettare eventuali usi impropri del campo “c.c.” è una funzione che potrebbe prevenire ed evitare molti dei data breach causati dall’errore umano in cui informazioni delicate vengono comunicate a una moltitudine di soggetti non autorizzate a conoscerle.
La prima misura di sicurezza per la protezione dei dati? la consapevolezza
La normativa vigente in tema di protezione dei dati personali è basata sul rischio. Infatti, per l’individuazione delle misure di sicurezza adeguate è necessario calcolare il livello di rischio. È evidente però che l'assenza della consapevolezza dei rischi e delle relative conseguenze non consentirebbe di effettuare una corretta valutazione dei potenziali eventi avversi.