Intelligenza o follia artificiale? il nuovo libro di Luca Bolognini
L’Intelligenza Artificiale è una straordinaria opportunità che trasformerà il modo in cui viviamo. Il come lo farà non dipende dalla tecnologia, ma da l’uso che ne faremo. Per cui facciamo bene a diagnosticare i potenziali problemi e a munirci degli strumenti per individuare rapidamente le soluzioni. Il nuovo testo "Follia Artificiale" di Luca Bolognini con la prefazione di Pietro Paganini, edito da Rubbettino, propone un’analisi attenta dell’evoluzione sociale, economica e tecnologica.
Una realtà che rischia di essere o di diventare presto artificiale. Il superamento dello storicismo è evidente perché il libro offre un metodo sperimentale, cioè la scienza, per comprendere il cambiamento, ed individua nel bilanciamento tra diritti e doveri la via per tutelare e favorire la libertà e la convivenza tra individui e, per la prima volta, tra individui e macchine.
Scelte folli, errate, condizionate da mille variabili che ci sfuggono perché non sappiamo elaborarle tutte. Ma scelte nostre di cui ci prendiamo responsabilmente carico nel bene e nel male. Mentre l’intelligenza artificiale che guida i robot compie scelte logiche perché fondate su un algoritmo. Sono scelte potenti perché considerano tutte le possibili variabili. Noi siamo limitati, le macchine potrebbero non esserlo. Non è più la nostra logica, quella che intrigò anche Aristotele. Quando gli algoritmi saranno progettati da altri algoritmi la logica sarà quella dell’intelligenza artificiale.
Questo pamphlet, in vendita nelle migliori librerie e anche nello Shop di Federprivacy, non è un libro accademico. E’, paradossalmente, un testo poetico, che intreccia l’esperienza del professionista, del padre saggio e dell’uomo umile, con quella delle macchine e della loro intelligenza, fornendoci oltre alla riflessione razionale, anche gli spunti più spirituali che riguardano il mondo che stiamo fabbricando per i nostri figli. E’ uno sguardo intimo sul futuro, a volte distaccato, a volte compassionevole, che un padre offre alle sue figlie, per guidarle in quello che sarà, perché nonostante la rapidità dell’evoluzione tecnologica, la nostra generazione può solo immaginare. Immaginare, è proprio quello che le macchine ancora non possono fare. Ma forse un giorno…