Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati personali, iscritta presso il Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected]
Sfogliabile online il numero 1/2024 della rivista Privacy News
È stato pubblicato il nuovo numero del magazine “Privacy News”, la cui copertina è dedicata ai temi dell'Intelligenza Artificiale nell’ambito dei rapporti di lavoro. La rivista è già disponibile in versione digitale, e questo numero è stato reso accessibile pubblicamente per divulgare i temi di attualità della protezione dei dati.
Siti e app per il contatto tra medico e paziente: le indicazioni del Garante per la privacy
Un concreto aiuto dal Garante Privacy per app e siti che mettono in contatto i pazienti con i professionisti sanitari, tra cui i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta che offrono a utenti e medici servizi quali la scelta del professionista, la prenotazione delle visite, l’invio e l’archiviazione di documenti sanitari.
Garante Privacy, più tutele per i dati degli abbonati: sanzionata un’azienda di trasporti che aveva raccolto consensi marketing non validi
Anche quando sottoscriviamo un abbonamento per i trasporti abbiamo diritto a fare libere scelte sul trattamento dei nostri dati. Il Garante Privacy ha sanzionato un’azienda di trasporto dell’Emilia Romagna per 50.000 euro per aver utilizzato un modulo per la sottoscrizione degli abbonamenti al servizio di trasporto pubblico locale non conforme alla disciplina in materia di protezione dei dati.
Garante Privacy: via libera all’archivio digitale delle intercettazioni
Parere favorevole del Garante Privacy sullo schema di decreto del Ministero della Giustizia che regola l’attivazione dell’archivio digitale delle intercettazioni (ADI) presso le infrastrutture interdistrettuali e definisce tempi, modalità e requisiti di sicurezza della migrazione e del conferimento dei dati.
No del Garante Privacy al riconoscimento facciale per controllo presenze dei lavoratori
Il riconoscimento facciale per controllare le presenze sul posto di lavoro viola la privacy dei dipendenti. Non esiste al momento alcuna norma che consenta l’uso di dati biometrici, come prevede il Regolamento, per svolgere una tale attività. Per questo motivo il Garante privacy ha sanzionato cinque società per aver trattato in modo illecito i dati biometrici di un numero elevato di lavoratori.
Scuola, deve rimanere anonimo il professore che si assenta sostituito con supplenze brevi
Nella determinazione pubblicata online non si mette il nome del docente assente sostituito con supplenze brevi. La diffusione dell'atto lede la privacy del docente ed espone la scuola a una sanzione amministrativa per violazione del Gdpr e del Codice della Privacy.
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Artificial Intelligence Act e Lavoro: la circolare del Sole 24 Ore
Il 13 marzo è stato approvato definitivamente dal Parlamento europeo il Regolamento sulla intelligenza artificiale, la prima legislazione al mondo che intende regolamentare normativamente l’Intelligenza artificiale. La circolare del Sole 24 Ore su Artificial Intelligence Act e rapporto di lavoro.
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Licenziabile il dipendente Inps che accede illecitamente alla banca dati dell’Istituto
Legittimo il licenziamento del dipendente Inps che accede illegittimamente alla banca dati per conoscere conti e posizioni degli iscritti. Lo ha deciso la Cassazione con sentenza 7272 del 19 marzo 2024.
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L’ombrello della riservatezza si apre in caso di ricerche incrociate sul web
Sempre meno dati anonimi. Attraverso ricerche incrociate su Internet è diventato facile abbinare informazioni, in partenza non nominative, alla persona cui si riferiscono. E in tale caso si applicano le disposizioni sulla protezione dei dati personali. È quanto rileva la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (Cgue) del 7/3/2024, resa nella causa C-479/22.
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Telecamere senza cartelli puntate sulla raccolta differenziata, sanzione per il comune e ammonimento per la società installatrice
Il primo cittadino che per la fretta di installare telecamere nel centro di raccolta dei rifiuti differenziati dimentica di posizionare i cartelli e di regolare i rapporti privacy con i cittadini e con il fornitore paga dazio. E rischia grosso anche la società partecipata che ha materialmente eseguito l'installazione.
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