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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Alla luce delle modifiche apportate dal Dl 87/2018 al Testo unico dei contratti (Dlgs 81/2015), il contratto a termine può avere una durata superiore a dodici mesi, ma comunque non eccedente i ventiquattro mesi, solo in presenza di almeno una delle seguenti condizioni: 

Il mero subentro di una impresa in locali già dotati degli impianti audiovisivi o altri strumenti similari non integra di per sé profili di illegittimità qualora gli impianti stessi siano stati installati osservando le procedure (accordo sindacale o autorizzazione dell’Ispettorato) previste dall’articolo 4 della legge 300/1970 e non siano intervenuti mutamenti.

La nuova disciplina dei controlli sul lavoro ha segnato una svolta nell’approccio a questa controversa problematica. Da un lato, ha ridimensionato il ruolo delle autorizzazioni sindacali o amministrative, esentando le imprese dal richiederle per installare gli strumenti strettamente finalizzati al lavoro. Dall’altro, ha osato prevedere che le informazioni acquisite tramite strumenti autorizzati o esentati sono utilizzabili anche a fini disciplinari, purché siano state acquisite (visto che comportano un trattamento di dati personali) nel rispetto della normativa privacy.

Sono gli utenti del porno online, le vittime preferite degli hacker. Lo rivela un report condotto da Kaspersky Lab, secondo cui nel 2018 il numero dei naviganti digitali colpito da cyberattacchi è raddoppiato: dai 50 mila del 2017 ai 110 mila dell'anno scorso. Mentre le attività criminali degli hacker sono addirittura triplicate, con 850 mila incursioni.

L’utilizzo dei social media diventa ogni giorno di più un argomento critico sul posto di lavoro: la crescente sensibilità delle aziende verso le comunicazioni dei propri dipendenti, unita all’uso sempre più massiccio che questi fanno delle comunicazioni “social”, aumenta in maniera esponenziale il rischio di conflitti su questo tema. Conflitti che sono acuiti da un problema: il confine tra le condotte lecite e quelle illecite non è sempre facile da definire.

Più tecnologia ma meno privacy. Sembra questo il binomio che accompagna ormai l’innovazione tecnologia mondiale. Secondo quanto riporta il The Guardian, chi fa acquisti nei famosi centri commerciali australiani Westfield, probabilmente è stato scansionato e registrato da dozzine di telecamere nascoste inserite nei cartelloni pubblicitari digitali all’interno dei centri commerciali. Le fotocamere semi-camuffate possono determinare non solo l'età e il sesso dei clienti, ma anche il loro stato d’animo in pochi secondi, grazie al rilevamento facciale.

La materia è delicata, ma inevitabile “non possiamo tornare ai pizzini e ai volantini, non possiamo tornare alla carta perché non investiamo abbastanza in sicurezza”. Le domande al Garante europeo per la Protezione dei Dati, in occasione della presentazione del rapporto annuale del suo ufficio, scivolano rapidamente verso i problemi di trasparenza legati alla prossima campagna elettorale europea, e Giovanni Buttarelli al suo ultimo anno di mandato quinquennale (ma non è ancora detto che non si ricandidi) non si tira indietro.

Martedì, 26 Febbraio 2019 09:44

Matrimonio difficile tra blockchain e privacy

Studi legali alle prese con la blockchain. Per gli avvocati la “catena dei blocchi” rappresenta una nuova sfida, perché pone inaspettati quesiti giuridici. A cominciare dal rapporto con il regolamento europeo sulla privacy. Il quadro, fino all’altro ieri piuttosto indistinto, può ora contare sulla prima norma che “accoglie” la blockchain all’interno della legislazione nazionale.

Non è possibile accedere ai dati personali completi contenuti nei titoli abilitativi edilizi (SCIA e CILA) sulla base di una mera richiesta di accesso civico generalizzato. Lo ribadisce il Garante per la protezione dei dati personali nel parere fornito a un Comune dell’Emilia-Romagna in merito alla decisione di respingere parzialmente una richiesta di accesso civico alle Segnalazioni Certificate di Inizio Attività (SCIA) e alle Comunicazioni Inizio Attività Asseverata (CILA), presentata da una impresa privata.

Una nuova grana per Facebook sul fronte della privacy. Stavolta il gruppo di Mark Zuckerberg dovrà affrontare l’indagine disposta la settimana scorsa dal governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo sul presunto accesso della piattaforma a dati sensibili contenuti nelle mobile app presenti sui telefoni degli iscritti. L’input è arrivato da un servizio del Wall Street Journal, secondo il quale, per l’appunto, un test condotto sul social network dimostrerebbe che Facebook raccoglie informazioni personali da altre applicazioni anche quando non in uso e persino in assenza di un account attivo.

Il furto d'identità con l'intelligenza artificiale

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