Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected]
Irlanda, Google sotto indagine per violazione del Gdpr
Google è finita sotto indagine da parte del Garante per la protezione dei dati dell’Irlanda, che ha aperto la sua prima indagine verso il gigante di Mountain View per sospetta infrazione del Gdpr, il regolamento europeo dei dati personali.
Ncc bocciati in privacy
Il foglio di servizio Ncc (noleggio con conducente) viola la privacy: c'è rischio di schedatura del viaggiatore e dei suoi viaggi. Lo segnala il Garante della Privacy con una lettera al premier Giuseppe Conte e al ministro dei trasporti Danilo Toninelli. I rilievi nella nota firmata da Antonello Soro riguardano l'articolo 11 della legge 21 del 1992, modificato dall'articolo 10-bis, comma 1, lett. e) del dl 135/2018.
Tempi stretti e documenti essenziali per i reclami al Garante privacy
Prosegue, a un anno di distanza dalla data di efficacia del Regolamento europeo per la protezione dei dati personali (Gdpr), l’opera di adattamento dell’ordinamento interno alla norma Ue. Se in prima battuta il percorso ha coinvolto principalmente il legislatore, la palla adesso è passata al Garante. Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 e 9 maggio 2019 e già efficaci i regolamenti del Garante privacy numero 1 e 2 del 2019, volti a disciplinare i procedimenti amministrativi a rilevanza esterna di sua competenza, concernenti l’esercizio dei suoi compiti e poteri.
Studio Ue, cittadini italiani trai meno consapevoli sul Gdpr
L'Italia, con la Grecia e il Belgio, è tra i Paesi della Ue dove si registra minor consapevolezza sull'esistenza del Regolamento generale della protezione dei dati (Gdpr), peggio fa solo la Francia. Emerge da un Eurobarometro diffuso dalla Commissione europea, in occasione dell'anniversario dell'entrata in vigore del Regolamento generale della protezione dei dati (Gdpr).
Gmail tiene traccia di tutti gli acquisti effettuati online
Non importa se un utente ha effettuato degli acquisti tramite Amazon, Ebay o tramite PlayStation Store. Google tiene traccia di ogni acquisto effettuato utilizzando il web. Una pagina denominata Acquisti mostra un elenco di tutte gli acquisti effettuati da un utente grazie a un tracciamento effettuato tramite Gmail.
Instagram, milioni di dati di account finiti online senza alcuna protezione
I dati di milioni di account Instagram, per lo più appartenenti a influencer e celebrità, sono finiti online su un database senza alcuna protezione. A darne notizia è il sito Techcrunch, che scrive di un server, ospitato Amazon Web Services, trovato in rete senza alcuna password, dunque accessibile a chiunque.
Registrare di nascosto i colleghi non viola la privacy se serve ai fini della prova contro il datore di lavoro
Registrare di nascosto le conversazioni con i colleghi non costituisce motivo di licenziamento per giusta causa. Infatti è legittimo il comportamento del lavoratore finalizzato a precostituirsi un mezzo di prova contro il datore di lavoro per una causa futura o imminente. È dunque possibile produrre in giudizio le registrazioni occulte di vari colloqui avvenuti con i colleghi, in quanto il diritto di difesa prevale sulla tutela della privacy. Attenzione però: le registrazioni sul lavoro sono consentite a patto che i dialoghi siano pertinenti alla tesi da sostenere in giudizio e il mezzo utilizzato non ecceda le finalità.
Russia: Data Breach, diffusi online i dati di 360mila passaporti
I dati personali di passaporti di centinaia di migliaia di cittadini russi, inclusi ex funzionari governativi, sono stati pubblicati online a seguito di un enorme data breach in Russia. A renderlo noto è stato il sito web di notizie RBC.
Predicatori porta a porta, testimoni di Geova a prova di privacy
Alcuni mesi fa una sentenza della Corte di Giustizia UE aveva stabilito che anche i predicatori porta a porta sono tenuti a rispettare la normativa sulla protezione dei dati personali.
Panama, online senza alcuna protezione i dati personali di 3,4 milioni di cittadini
Un server connesso a internet contenente quelle che sembrano informazioni personali riguardanti l'85% del totale dei circa 4 milioni di cittadini di Panama è stato trovato senza alcuna protezione di password o firewall. A fare la scoperta nei giorni scorsi è stato il ricercatore Bob Diachenko, esperto di sicurezza informatica e fondatore di Security Discovery.