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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Scuola e servizi sociali possono dialogare, senza violare la privacy di studenti o famiglie. Non c'è regola della protezione dei dati che vieti agli enti pubblici di cooperare: si pensi ai casi di mancata frequenza o di disagio personale. Ci sono, invece, regole che dettano le modalità in cui può avvenire questo dialogo, per il rispetto della dignità delle persone, in special modo quando si tratta di minori.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha accreditato il nuovo Organismo di monitoraggio (OdM) per tutelare i consumatori da eventuali problemi con i sistemi di informazione creditizia (Sic) e approvato in via definitiva il codice di condotta degli operatori del settore.

A finire davanti a un giudice per aver pubblicato 52 fotografie e un video dei nipoti su Facebook questa volta è la zia di due gemelli di sei anni, condannata dal Tribunale di Rieti a risarcire 5mila euro di danni al padre che l’aveva citata in giudizio per aver condiviso le immagini dei figli senza il suo consenso (sentenza 443 pubblicata il 17 ottobre 2022).

Riunione con il Dpo, il responsabile della protezione dei dati, e sessioni di formazione sull'accesso civico generalizzato. Sono alcune delle urgenze da programmare il più sollecitamente possibile all'indomani dell'invio della risposta alla richiesta di accesso civico di MonitoraPA, che ha messo in subbuglio le scuole italiane. A questo punto non bisogna curarsi solo di come andrà a finire la vicenda (contenziosi al Tar, reclami al Garante della privacy, ecc.). Anzi, è prioritario prendere la palla al balzo in maniera costruttiva e vedere se c'è, come prevedibile, da dare una sistemata all'organizzazione del singolo istituto.

Dopo l’accordo raggiunto la scorsa primavera tra le istituzioni europee, il Regolamento UE 2022/206 (Digital Services Act) è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’UE del 27 ottobre 2022, con sei mesi di tempo per adeguarsi e sanzioni fino al 10% del fatturato per le organizzazioni rientranti negli obblighi che non rispetteranno le regole.

Con un solo “no” fuori da tutti gli elenchi telefonici e possibilmente dai motori di ricerca su internet. È quanto prevede il Gdpr (regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679), come interpretato dalla Corte di Giustizia Ue nella sentenza del 27/10/2022, resa nella causa C-129/21.

Oltre 1.000 addetti ai lavori in presenza e altrettanti 1.000 via streaming hanno partecipato al Privacy Day Forum, evidenziando così il desiderio e la necessità per i professionisti di tornare a incontrarsi in presenza. Il programma dell'evento ha visto un panel di quasi 50 interventi, di cui circa 15 speech nella plenaria e oltre 30 workshop in tre sale meeting del CNR di Pisa. Sono ora in corso di pubblicazione tutti i video degli interventi e le interviste nel canale YouTube di Federprivacy e nella Galleria Video dell'associazione, mentre le presentazioni dei relatori vengono messe a disposizione nell'area download.

La Cassazione ribadisce che in caso non sia stato denunciato alcun furto d'identità digitale alla polizia postale la persona cui appartiene il profilo sui social è indiziato di avere la paternità dei post che vi appaiono. Compresi quelli di contenuto diffamatorio.

L'imprenditore che installa un dispositivo biometrico per la rilevazione della presenza in servizio dei lavoratori deve prestare particolare attenzione ai rischi privacy. Nel dubbio sulla regolarità della cattura delle impronte digitali meglio sostituire il dispositivo con metodi più tradizionali.Lo ha evidenziato il garante per la protezione dei dati personali con l'ordinanza ingiunzione n. 301 del 15 settembre 2022.

Per ogni nuovo trattamento di dati personali, che è alla base delle Privacy by design, il GDPR prescrive una serie di aggiornamenti e valutazioni, a cominciare dal registro delle attività di trattamento, l’informativa privacy, l’analisi dei rischi e la valutazione d’impatto (DPIA). Per poter gestire tutti questi adempimenti in modo efficace, Federprivacy ha organizzato un corso operativo che affronta, con esempi e contenuti di taglio molto pratico, l’analisi di tali documenti, seguendo un percorso logico e proponendo soluzioni alternative che devono essere contestualizzate per essere adattate alle specifiche di ogni realtà.

Il presidente di Federprivacy al TG1 Rai

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