ARGOMENTO:

Come si legge nel Parere 06/2014 del Gruppo articolo 29 (WP217), “è importante stabilire la ratio esatta del contratto, ossia la sua sostanza e il suo obiettivo fondamentale, poiché sarà questa la base su cui si valuterà se il trattamento dei dati è necessario alla sua esecuzione”.
E' l'analisi logica della fattispecie contrattuale che consente poi il corretto inquadramento giuridico delle correlate attività di trattamento.
La necessità del trattamento è il criterio fondamentale che deve guidare l'interprete nella non sempre agevole definizione del 'confine' tra ciò che si lega all'esecuzione del contratto e ciò ne resta al di fuori.
Nel caso indicato, stante la lettera del quesito, non pare proprio che quel di più costituito dal 'suggerimento' possa ritenersi interno all'adempimento del contratto.

Sottopongo la seguente questione...
Una società privata fornisce una prestazione di natura medica.
Nel referto, caricato su piattaforma online, oltre a riportare l'esito, si intende suggerire al " cliente" l'acquisto di integratori alimentari dalla stessa società prodotti e commercializzati (solo) sul proprio sito web.
La menzione nel referto dell'integratore rispondente "alla patologia" del cliente deve considerarsi marketing e come tale impone l'acquisizione di uno specifico consenso o può farsi rientrare nell'alveo dell'adempimento contrattuale?
Non si intende pubblicizzare l'intera gamma di integratori commercializzati dalla società ma, caso per caso, solo il prodotto ad hoc, rispondente a quanto rilevato in ordine allo stato di salute del paziente tramite la prestazione medica.