Buonasera,
mi trovo a dover identificare il ruolo privacy del CFO dell'azienda X.
X è una holding senza dipendenti che demanda il ruolo CFO in outsourcing ad un professionista esterno. Nello specifico, inoltre, il medesimo soggetto viene designato come CFO anche per le altre aziende appartenenti alla holding.
Nel contratto sottoscritto dalle parti, si fa riferimento ad autonomia operativa del CFO, seppure per le modalità tecniche si dovrà attenere a quanto indicato dalla committente.
Tuttavia l'utilizzo di strumenti di lavoro di proprietà della committente (inclusi indirizzo email nominativo, o altro) "non possono essere interpretati alla stregua dell'inserimento del consulente nell'organizzazione aziendale della committente o di altre società del gruppo" (citazione del contratto).
Il dubbio interpretativo nasce dal fatto che, pur trattandosi di un professionista esterno, dotato di formale autonomia (e di autonoma partita IVA), i mezzi utilizzati e le finalità perseguite sono quelli di X.
A mio avviso, c'è un parallelismo rispetto alla figura dell'OdV che lo stesso Garante ha identificato come Autorizzato anche nel caso di professionista esterno.
Mi piacerebbe conoscere il vostro punto di vista sulla questione, se sia più corretto identificarlo come Autorizzato oppure come Responsabile Esterno.