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No al ricorso anonimo, per la difesa necessario conoscere l’avversario
Il conflitto tra la pubblicità degli atti giudiziari e la tutela di chi effettua segnalazioni alla magistratura trova un nuovo capitolo nella sentenza 15 febbraio 2022 n. 1808 del Tar Lazio che respinge un ricorso notificato in forma anonima. Per i giudici, nei processi ci deve essere parità delle armi e l’esigenza di anonimato di una parte non può impedire all’avversario di difendersi adeguatamente.
Oscuramento dati personali in una sentenza ammissibile solo per validi motivi
La Cassazione spiega che per ottenere l'oscuramento dei dati da una sentenza occorrono buoni motivi come la delicatezza della materia o la presenza di dati sensibili. Alla suprema Corte, adita per risolvere una questione di natura tributaria, viene chiesto anche, in via preliminare, di ottenere l'oscuramento dei nomi dalla sentenza. Gli Ermellini nel caso di specie non accolgono l'istanza perché la questione non verte su questioni delicate e nel provvedimento non è necessario indicare dati sensibili. Queste le conclusioni contenute nell'ordinanza n. 22561/2021 della Cassazione.
Oscuramento dei dati nelle sentenze, niente privacy per le persone giuridiche
Non sussiste l’elemento oggettivo per accogliere l’istanza di anonimizzazione dei dati presentata da un’impresa coinvolta in una controversia sul regime di transito doganale delle merci. A stabilirlo è la Corte di Cassazione con sentenza n.25173 depositata il 23 agosto 2023.
Per anonimizzare i dati personali non basta sostituire nome e cognome con le sole iniziali
Una ex dipendente del Comune di Greve in Chianti (Firenze) presentava reclamo all’Autorità Garante dolendosi della pubblicazione, nella sezione “Albo online” del sito web del Comune, di una determinazione al cui interno erano menzionati riferimenti a vicende relative al suo rapporto di lavoro. In particolare, la determinazione conteneva riferimenti alla propria persona, essendo seppur menzionata tramite le iniziali del proprio cognome e nome, nonché dati personali relativi a condanne penali e reati.
Pubblicazione di dati oscurati, il Garante della privacy ricorda di verificare la possibilità di identificazione indiretta
Con il provvedimento n. 311 del 18 luglio 2023, l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali è intervenuta per precisare i margini di efficacia dei processi di anonimizzazione, soprattutto nel contesto delle pubblicazioni online di determinate informazioni.