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Attacchi informatici in Italia aumentati del 65%

Attacchi informatici in Italia aumentati del 65%

Secondo i dati raccolti nel rapporto Clusit 2024, nel 2023 gli attacchi informatici sono aumentati dell’11% a livello globale, mentre in Italia riscontriamo un +65%: assistiamo quindi a una costante trend negativo in termini di frequenza, ma anche da un punto di vista qualitativo.

Migliaia di server Linux colpiti dalla botnet Ebury per rubare informazioni sensibili

Migliaia di server Linux colpiti dalla botnet Ebury per rubare informazioni sensibili

Gli esperti di Eset hanno rilevato un aumento degli attacchi effettuati dai gestori di Ebury. Si tratta di una botnet usata dai cybercriminali per infettare quasi 400.000 server Linux a partire dal 2009 (circa 100.000 solo nel 2023) con il principale obiettivo principale di rubare informazioni sensibili, come credenziali e dati delle carte di credito.

Un'altra batosta per l’antivirus che ingannava gli utenti: le violazioni della privacy gli costano 30 milioni di euro

Un'altra batosta per l’antivirus che ingannava gli utenti: le violazioni della privacy gli costano 30 milioni di euro

A febbraio la Federal Trade Commission gli aveva inflitto una multa da 16,5 milioni di dollari per aver raccolto e venduto i dati di navigazione degli utenti senza renderli consapevoli e senza chiedere il loro consenso, e ora Avast viene bacchettata anche in Europa con una maxi sanzione da 13,9 milioni di euro per violazioni del GDPR.

Italia terza al mondo per vittime da attacchi ransomware

Italia terza al mondo per vittime da attacchi ransomware

Con il 68% delle aziende vittime di ransomware, l'Italia è il terzo paese al mondo più colpito da questo tipo di minaccia. Secondo gli ultimi dati di Sophos, società di cybersecurity che ha pubblicato il nuovo report "The state of ransomware", l'Italia è dietro solo al Sudafrica (69%) e alla Francia (74%) a livello globale.

Rivelare i propri dati sensibili in pubblico non significa che Facebook possa usarli a suo piacimento

Rivelare i propri dati sensibili in pubblico non significa che Facebook possa usarli a suo piacimento

Rivelare i propri dati sensibili in pubblico non significa autorizzare chiunque a usarli a piacimento, pertanto Facebook non può usare indiscriminatamente le informazioni degli orientamenti sessuali di un utente per mandargli pubblicità personalizzata senza il suo consenso. Queste le conclusioni dell'avvocato generale della Corte di Giustizia dell'UE nella decisione della Causa C-446/21.

La privacy può aspettare per Google: rinviato ancora l’addio ai cookie per tracciare gli utenti

La privacy può aspettare per Google: rinviato ancora l’addio ai cookie per tracciare gli utenti

Niente addio ai cookie di terze parti, almeno ancora per un altro anno. Per la terza volta, Google ha infatti deciso di rinviare al 2025 la cosiddetta deprecazione di questi strumenti sul suo browser Chrome, attraverso i quali traccia gli utenti in tutte le loro attività online.

Privacy Day Forum 2024, il trailer della giornata

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