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Quando 'pettegolare' online costituisce illecito o reato

Quando 'pettegolare' online costituisce illecito o reato

A tutti capita sovente di inoltrare qualche messaggio di testo, audio o video ricevuto tramite WhatsApp o altri social. C’è forse da preoccuparsi temendo di compiere un illecito o, addirittura, un reato? Sino a pochi anni fa, si temeva che una cosa riferita da una persona venisse poi divulgata ad altri da parte del pettegolo o della pettegola di turno. Oggi forse non è più così, perché quello che temiamo maggiormente è che un giudizio, una battuta, un messaggio audio o video o chissà cos’altro che abbiamo postato online venga poi “inoltrata” ad altri, magari divenendo di dominio pubblico.

Alta Formazione DPO a giugno, il corso organizzato da Inveo con il patrocinio del Garante privacy. Due borse di studio alla memoria di Giovanni Buttarelli

Alta Formazione DPO a giugno, il corso organizzato da Inveo con il patrocinio del Garante privacy. Due borse di studio alla memoria di Giovanni Buttarelli

A giugno torna Alta Formazione DPO, il corso di formazione specialistico dedicato ai DPO, patrocinato dal Garante della Protezione dei dati personali e organizzato dall’organismo di certificazione e GDPR training center Inveo. Giunto alla quinta edizione il corso extra accademico, è stato studiato e progettato per fornire ai DPO conoscenze avanzate in tema di normazione e standard ISO al fine di consolidare le loro capacità di analisi e vigilanza.

Axa annuncia l'esclusione dei danni causati dai ransomware dalle proprie coperture assicurative e poco dopo subisce un attacco hacker

Axa annuncia l'esclusione dei danni causati dai ransomware dalle proprie coperture assicurative e poco dopo subisce un attacco hacker

Il ramo AXA dislocato in oriente (Thailandia, Malaysia, Hong Kong e Filippine) è stato colpito da un nuovo, ennesimo, attacco ransomware di grave impatto tanto economico quanto organizzativo. 3TB di dati sarebbero andati perduti sotto i colpi del team Avaddon e, come se non bastasse, l'azienda sarebbe anche oggetto di un massiccio attacco DDoS a livello globale. Ma c'è qualcosa di particolare a rendere questo attacco peggiore degli altri: il suo significato.

Donna chiede rimborso per spese mediche sulla procreazione assistita, i suoi dati finiscono sul web. Azienda sanitaria condannata al risarcimento

Donna chiede rimborso per spese mediche sulla procreazione assistita, i suoi dati finiscono sul web. Azienda sanitaria condannata al risarcimento

Dopo essersi sottoposta a una prestazione di procreazione medicalmente assistita fuori regione, una signora richiedeva alla Direzione del Distretto Sanitario Cosenza/Savuto il rimborso delle spese sostenute. Accordato il rimborso, nello stesso giorno la struttura pubblicava integralmente la delibera autorizzativa sull’Albo Pretorio, rendendo così pubblici dati di natura particolare della paziente relativi alle patologie della stessa e ai trattamenti eseguiti. I coniugi adivano il Tribunale dolendosi di avere subito danni morali, alla vita di coppia e di relazione, al nome, all’immagine e all’onore.

Cyber attacchi nel I° trimestre 2020 +612% rispetto allo scorso anno, ma in flessione quelli riusciti

Cyber attacchi nel I° trimestre 2020 +612% rispetto allo scorso anno, ma in flessione quelli riusciti

Da gennaio a marzo in Italia si sono registrati 349 eventi tra cyber-attacchi, incidenti e violazioni della privacy, con una crescita del 47% sul trimestre precedente e ben sette volte di più rispetto ai primi tre mesi del 2020. Continua a crescere, quindi, il trend degli attacchi informatici, come confermato dal primo Exprivia Threat Intelligence Report del 2021 elaborato dall'Osservatorio cybersecurity di Exprivia.

Esame da avvocato: la piattaforma del Ministero della Giustizia in tilt, visibili i dati sensibili dei candidati

Esame da avvocato: la piattaforma del Ministero della Giustizia in tilt, visibili i dati sensibili dei candidati

Questa mattina i server del ministero della Giustizia sono andati in tilt, mescolando i dati di candidati e candidate all’esame da avvocato. Si tratta di una grave violazione della privacy, in quanto tantissimi dei 26mila praticanti iscritti, accedendo alle proprie aree personali, si sono trovati davanti alle informazioni personali di altri candidati. Nomi, cognomi, indirizzi mail, numeri di telefono e date di iscrizione all’esame di abilitazione alla professione forense sono stati diffusi in maniera non intenzionale.

Privacy Day Forum 2024, il trailer della giornata

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