NEWS

"Violazione privacy degli automobilisti": multato il Comune di Brindisi

Fin troppo "pubblici” i verbali di violazione del Codice Strada, troppo per il Garante per la protezione dei dati personali che ha “multato” il Comune di Brindisi per aver leso la “privacy” degli automobilisti. Sissignore, questa volta ad essere sanzionato è stato l’Ente, ritenuto colpevole di essere andato oltre nel momento in cui ha reso note le infrazioni sul sito internet.


Multa di diecimila euro da pagare subito dopo l’iniziale ammenda di ventimila per la violazione al Codice sulla privacy, con riferimento a quanto accaduto quattro anni addietro su segnalazione – probabilmente - di qualcuno degli automobilisti che avrà visto on line, nella sezione dell’albo pretorio, i suoi dati “sensibili”, stando alla definizione data dal legislatore, riportati nei verbali. Dati che avrebbero dovuto essere oscurati e che, al contrario, sono stati alla portata di tutti. Di tutti i navigatori della rete che hanno avuto modo di accedere a quel sito.


Al di là di come sia partito il procedimento amministrativo, di quale cioè sia stato l’input che ha portato il Garante a intervenire per censurare la condotta legata alla pubblicazione dei verbali per violazioni al Codice della Strada, è certo che il Comune di Brindisi ha ricevuto “richiesta di chiarimenti relativa alla pubblicazione nell’area dell’Albo on line della versione integrale dei verbali di contestazione al Cds contenenti dati e informazioni personali”. La comunicazione è del 17 dicembre 2012.

E’ altrettanto certo che il 29 agosto dell’anno successivo sia arrivata la “contestazione della violazione amministrativa nei confronti del Comune di Brindisi con ingiunzione di pagamento in misura ridotta di ventimila euro”. E ancora risulta agli atti che il 2 dicembre 2013, sia pervenuto il “sollecito di pagamento” rispetto al quale l’Amministrazione ha chiesto e ottenuto un’audizione che si è poi tenuta presso gli uffici del Garante. Ma le spiegazioni-giustificazioni addotte, non hanno sortito l’effetto sperato, visto che adesso l’Ente non può fare altro che saldare: il 25 luglio scorso è pervenuta “ordinanza-ingiunzione di pagamento entro e non oltre 30 giorni”.

Il comandante della polizia municipale, Teodoro Nigro, ha quindi autorizzato il versamento della somma, con determina di impegno e liquidazione in favore del “Garante per la protezione dei dati personali, con sede a Roma, in piazza Montecitorio, 121”, tramite “bonifico bancario intestato alla tesoreria provinciale dello Stato”.
Nel frattempo, imparata la lezione, a Palazzo di città è stata riveduta e corretta la pubblicazione degli atti on line. A cominciare dalle multe perché sono stati oscurati i dati sensibili.

Fonte: Brindisi Report

Note Autore

Federprivacy Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati personali, iscritta presso il Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Prev Privacy, due aziende su tre fanno ancora acqua sul Regolamento UE
Next Pokemon Go, allarme per la privacy. "Spia tutti i dati dello smartphone"

TV9, il presidente di Federprivacy alla trasmissione 9X5

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy