La ricerca della privacy perduta: 30% italiani non ha tempo per sè
Per gli italiani, la privacy intesa come momento da dedicare a se stessi anche per ricaricarsi, è un elemento essenziale per il proprio benessere. Secondo il Life at Home Report 2019, la ricerca internazionale condotta da Ikea sulle tendenze legate alla vita domestica e sul concetto stesso di abitare, più di otto italiani su dieci lo considerano un diritto quello alla privacy in casa propria. Il 74% addirittura ritiene che giochi un ruolo primario per il proprio benessere e la sua mancanza genera un senso di frustrazione e ansia.
Eppure l’esigenza è più forte che altrove se il 30% degli italiani dichiara di non avere abbastanza tempo e spazio per sé, contro il 12% della Svezia, il 18% della Germania, il 21% della Gran Bretagna.Quello che rende la privacy essenziale per il benessere personale è la possibilità stessa di trovare spazi per attività che ci fanno crescere e ci dànno benessere, sia come individui che come famiglia: dalla lettura alla cucina, dalla maratona della serie tv preferita alla meditazione.
Dall’indagine, che quest’anno ha coinvolto oltre 33.500 persone in 35 paesi del mondo, tra cui l’Italia, è emerso che il contesto in cui viviamo, le relazioni domestiche e il nostro ruolo all’interno della casa sono i maggiori ostacoli alla privacy. Abitare nei grandi centri urbani, per esempio, ci mantiene iperconnessi con quello che avviene fuori dalle mura domestiche. Non solo: a condizionarci ci sono anche relazioni con le persone con cui viviamo: per l’81% di chi vive con estranei chiudere la porta è l’unico modo per ottenere privacy, il 35% di chi vive in famiglia usa il lavoro come scusa per ritrovare il proprio spazio.
Senza contare che rivestire più ruoli complica ulteriormente la ricerca di un momento tutto per sè, perchè le aspettative sui compiti da svolgere aumentano la pressione emotiva, soprattutto quando ci si deve prendere cura degli altri che diventano, come nel caso dei figli, una priorità da anteporre a se stessiIn questi casi la tecnologia diventa un aiuto: per il 76% degli italiani, i social e i messaggini da inviare ai propri amici o cari sono uno spazio in cui rifugiarsi per stare tra sè e sè o parlare con altri senza essere disturbati; giocare, ascoltare la musica o un poadcast sono attività che aiutano a stare bene-“Il Life at Home Report è il più grande strumento attraverso il quale incontriamo migliaia di persone ogni anno – dichiara Alessandro Aquilio, country communication and sustainability manager di Ikea Italia – una ricerca che ci aiuta a comprendere come cambiano le abitudini di vita in casa delle persone e come possiamo migliorarla, traducendo in realtà, i bisogni delle persone attraverso il nostro range di prodotti.
Crediamo infatti che ognuno di noi abbia bisogno di vivere in un ambiente confortevole che risponda a precise necessità ed esigenze e come esperti della vita in casa proponiamo soluzioni che tengano conto proprio di questi diversi e mutevoli bisogni”.
Fonte: Askanews