Il teologo Paolo Benanti nominato presidente della Commissione AI per l'informazione al posto di Giuliano Amato
Il teologo Paolo Benanti è "il nuovo presidente della commissione Ai per l'informazione". Lo ha annunciato in una nota il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'informazione e all'editoria, Alberto Barachini. Benanti, che succede a Giuliano Amato, presidente emerito della Corte Costituzionale, a seguito delle sue dimissioni. "In questi mesi di lavoro - ha aggiunto Barachini - ho potuto conoscere la sua competenza e il suo equilibrio.
(Nella foto: il teologo Paolo Benanti, presidente della Commissione AI per l'informazione)
Per questo sono onorato che abbia accettato l'incarico. Torniamo a lavoro dopo le feste natalizie con fiducia e con il desiderio di giungere presto ad una prima relazione da presentare alla premier Giorgia Meloni e al collega Alessio Butti'.
Padre Benanti è consigliere di Papa Francesco sui temi dell’intelligenza artificiale e dell’etica applicata alla tecnologia. Proprio lo scorso anno, nell’ambito di un incontro in Vaticano, voluto da Bergoglio, si era parlato di algoritmi e intelligenza artificiale alla presenza dei rappresentanti delle 3 grandi religioni monoteiste e grandi imprese della tecnologia. In quell’occasione rilasciò proprio a Rainews.it un’intervista sul ruolo “dell’umano” in un mondo così altamente automatizzato.
Francescano del Terzo Ordine Regolare, teologo. Romano, classe 1973, si occupa di etica, bioetica ed etica delle tecnologie. In particolare i suoi studi si focalizzano sulla gestione dell'innovazione: internet e l'impatto del Digital Age, le biotecnologie per il miglioramento umano e la biosicurezza, le neuroscienze e le neurotecnologie.
Di se stesso dice: "Cerco di mettere a fuoco il significato etico e antropologico della tecnologia per l'Homo sapiens. Siamo una specie che da 70.000 anni abita il mondo trasformandolo, la condizione umana è una condizione tecno-umana..."
Presso la Pontificia Università Gregoriana consegue nel 2008 la licenza e nel 2012 il dottorato in teologia morale. La tesi di dottorato porta il titolo "The Cyborg. Corpo e corporeità nell'epoca del postumano" che ha poi vinto il Premio Belarmino - Vedovato.
Dal 2008 è docente presso la Pontificia Università Gregoriana, l’Istituto Teologico di Assisi e il Pontificio Collegio Leoniano ad Anagni. Oltre ai corsi istituzionali di morale sessuale e bioetica si occupa di neuroetica, etica delle tecnologie, intelligenza artificiale e postumano. Ha fatto parte della Task Force Intelligenza Artificiale per coadiuvare l'Agenzia per l'Italia digitale. E' membro corrispondente della Pontificia accademia per la vita con particolare mandato per il mondo delle intelligenze artificiali. A fine 2018 è stato selezionato dal Ministero dello sviluppo economico come membro del gruppo di trenta esperti che a livello nazionale hanno il compito di elaborare la strategia nazionale sull'intelligenza artificiale e la strategia nazionale in materia di tecnologie basate su registri condivisi e blockchain.
Dopo essere ordinato sacerdote nel 2009, Benanti consegue un dottorato in teologia morale con una tesi dal titolo “The Cyborg. Corpo e corporeità nell’epoca del postumano”. Nel 2013 si trasferisce a Washington, dove studia per due anni consecutivi all’Istituto di Etica dell’Università di Georgetown. Lo scorso ottobre, padre Benanti è stato nominato tra i 39 membri del New Artificial Intelligence Advisory Board delle Nazioni Unite.
Fonte: Rainews