Cyberbullismo: il 47% dei giovani che se ne rende responsabile lo fa per divertirsi a mettere in ridicolo gli altri
I minori che almeno una volta hanno subìto prepotenze nella vita reale sono il 54%, mentre il 31% dei giovani utenti sono stati vittima almeno una volta di cyberbullismo.
In questo fenomeno che sembra interessare più i maschi (57%) delle femmine, nel 42% dei casi vengono utilizzate offese verbali, ma sono frequenti anche violenze fisiche (26%) e psicologiche (26%), e il 34% dei minori conosce qualcuno che è stato vittima di prepotenze
Per quanto riguarda il cyberbullismo, il 14% dei giovani è stato vittima di scherzi o telefonate mute, il 21% ha ricevuto insulti tramite messaggi istantanei o SMS, il 3% tramite foto o video, e il 2% di essi ha addirittura ricevuto minacce.
In queste circostanze, il sentimento più diffuso tra i giovani che sono vittima del bullismo è la solitudine e il sentirsi isolati (28%), seguito dalla rabbia (27%) e dalla paura (25%).
Questo è il quadro che emerge dal rapporto dell'indagine “Tra digitale e cyber risk: rischi e opportunità del web” realizzata dal MOIGE in collaborazione con l’Istituto Piepoli, che ha analizzato il rapporto dei minori con il web e i vari device intervistando 1.316 minori dai 6 ai 18 anni, i quali nel 22% dei casi rimangono connessi a internet più di 5 ore al giorno, e il 63% di essi lo fa senza alcuna supervisione dei genitori.
Il 30% dei giovani intervistati ha anche ammesso di accettare spesso o sempre anche amicizie da estranei, e il 15% di essi ha dato il proprio numero di cellulare ad estranei conosciuti online, mentre il 6% ha addirittura scambiato foto personali con loro.
Nel rovescio della medaglia di questo fenomeno i giovani non sono però solo le vittime, ma in certi casi ne sono essi stessi i responsabili: il 10% dei ragazzi ammette di aver preso parte ad episodi di prepotenza, mentre il 6% ha usato foto o video per offendere altre persone.
Un preoccupante 53% dei minori ammette di prendere abitualmente in giro uno o più amici che però non sono consapevoli che si tratta di uno scherzo.
Il 52% dei minori sono pienamente consapevoli dei reati che commettono se intraprendono un’azione di bullismo usando internet o lo smartphone, e il 14% lo è abbastanza, ma questo non sembra un deterrente. Il 26% dei giovani dichiara di non sapere niente della gravità del reato.
Il 54% dei giovani che adottano comportamenti di prepotenza o di bullismo nei confronti degli altri spiega che lo fanno per il body shaming, mentre tra i motivi che spingono i bulli ad agire in questo modo, il 50% afferma che così dimostra di essere più forte degli altri, il 47% si diverte a mettere in ridicolo gli altri, e per il 37% il bullo si comporta in questo modo perché gli piace che gli altri lo temano.