Attacco informatico ai server dell’Agenzia Territoriale per la Casa di Torino, oltre mezzo milione di euro il riscatto chiesto dagli hacker
Un attacco informatico verificatosi nel week end e scoperto dai tecnici al rientro lunedì mattina 11 aprile 2021 ha mandato in tilt i server dell'ATC Torino (Agenzia Territoriale per la Casa), l'azienda pubblica che gestisce 30mila appartamenti di edilizia popolare. Gli hacker hanno chiesto all'ente un riscatto di 700mila dollari per restituire i dati rubati e criptati.
I tecnici dell'azienda si sono messi subito al lavoro per cercare di effettuare un ripristino funzionante dai vari backup di cui dispongono, ma attualmente il sito web è fuori uso e a quanto pare le operazioni di recupero e i conseguenti disagi saranno lunghi, come lascia intendere il commento rilasciato dalla stessa ATC: "La portata dell'attacco è stata talmente ampia che non siamo ancora in grado di dire i tempi del recupero. Si parla di 43 terabyte di dati gestiti".
Stando alle notizie diffuse dai vari mezzi di informazione locale, il personale ha ricevuto una mail con la richiesta del cospicuo riscatto dell’importo corrispondente al cambio attuale a 584mila euro, messaggio che si sarebbe subito autodistrutto dopo la lettura senza lasciare tracce, motivo per cui pare che dietro l’attacco di tipo ransomware vi siano professionisti di alto profilo.
Il data breach è stato denunciato alla Polizia Postale e regolarmente notificato al Garante per la protezione dei dati personali, ma sembra che l’ATC non abbia nessuna intenzione di pagare il riscatto e di non cedere alle richieste dei criminali informatici, anche se nel frattempo il personale è stato costretto a tirare fuori dal cassetto carta e penna e tornare a trasmettere comunicazioni tramite il fax.
In attesa che l’azienda riesca a risolvere i problemi per ripristinare i dati sui server, nei prossimi giorni gli utenti dovranno inevitabilmente avere pazienza di fronte ai vari disservizi, e non sarà facile per l’ATC Torino tornare a stretto giro a gestire l'attività ordinaria del sito, e quindi dei servizi dell'ente, compresi i pagamenti e le consultazioni.