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Dopo le sanzioni per 390 milioni di euro inflitte a Meta nei primissimi giorni dell’anno per le violazioni del GDPR commesse da Facebook e Instagram, ora l’autorità irlandese per la protezione dei dati torna a bacchettare le società di Mark Zuckerberg con una multa di 5,5 milioni di euro a WhatsApp.

Il fatto che dei numeri di telefono siano pubblicati su elenchi online o facilmente recuperabili su internet non significa che siano liberamente utilizzabili per effettuare telefonate agli abbonati per promuovere i servizi della propria attività commerciale, e il fatto che gli operatori violino la privacy delle persone “in buona fede” non è una giustificazione accettabile.

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"Un'ulteriore criticità del capitalismo delle piattaforme riguarda la tendenza alla remunerazione del consenso al trattamento dei dati personali, assunto come parte di uno scambio tra dati e servizi". Il 6 luglio 2023 il Presidente dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha presentato la Relazione annuale sull'attività del 2022 e ha così introdotto uno dei temi in essa contenuti. Si tratta del "cookie-or-pay wall" o semplicemente "paywall": una recente modalità con cui l'utente è messo in condizione di accedere a determinati contenuti web, potendo scegliere tra le alternative del consenso ai cookie - compresi quelli di profilazione – o del pagamento di un prezzo.

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Lunedì, 06 Luglio 2020 08:54

Post e foto sui social, il nodo è il consenso

Velo su visi e nomi di post e foto caricate sui profili aperti dei social network. A imporlo è il Garante della privacy, che nel 2019 ha ricevuto numerosi reclami e segnalazioni aventi ad oggetto la pubblicazione di dati personali (commenti, fotografie) sui profili social e, in particolare, su Facebook, Instagram e YouTube.

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La comunicazione dei dati al RIAP (Registro Italiano ArtroProtesi) è facoltativa da parte del paziente e per questo l’Istituto Superiore di Sanità che lo gestisce chiede correttamente agli interessati il consenso per il trattamento, ma d’altra parte in Sicilia un decreto ha stabilito che in caso di mancato conferimento dei dati le prestazioni sanitarie non vengono remunerate alle strutture sanitarie accreditate. Siamo di fronte a un altro passo falso sul diritto alla protezione dei dati personali da parte della Regione Siciliana dopo il recente avvertimento ricevuto dal Garante lo scorso 22 luglio?

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Il Garante per la protezione dei dati personali manda un segnale forte a Tik Tok. L’Autorità, con un provvedimento d’urgenza adottato lo scorso 7 luglio, aveva avvertito la piattaforma che è illecito utilizzare dati personali archiviati nei dispositivi degli utenti per profilarli e inviare loro pubblicità personalizzata in assenza di un esplicito consenso.

In data 11 luglio 2022 l’Ufficio stampa del Garante per la protezione dei dati personali italiana ha reso noto che la medesima Autorità ha adottato in data 7 luglio 2022 un provvedimento di urgenza nei confronti di Tik Tok col qual ha avvertito la piattaforma che è illecito utilizzare dati personali archiviati nei dispositivi degli utenti per profilarli e inviare ad essi pubblicità personalizzata senza un loro esplicito consenso.

Come noto la legge sul diritto d’autore (art. 96 legge 633/41) richiede il consenso quando la persona viene ritratta se il fine del ritratto è l’esposizione in pubblico, lo sfruttamento commerciale e/o la riproduzione. Salvi i casi previsti dall’articolo 97 della legge sul diritto d’autore, per procedere alla diffusione di una fotografia o di un filmato è sempre necessario il consenso espresso dei soggetti che vi compaiono e la forma prediletta per il rilascio del consenso è costituita dalla c.d. "liberatoria".

Una norma specifica riguarda l’espressione del consenso nel caso di offerta diretta di servizi della società dell’informazione ai minori: il trattamento di dati personali di minori al di sotto dei 16 anni - o, se previsto dal diritto degli Stati membri, di un’età inferiore ma non al di sotto di 13 anni - è lecito soltanto se e nella misura in cui tale consenso è espresso o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale sul minore.

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Parere favorevole del Garante privacy al trattamento dei dati da parte dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona finalizzato allo studio dei pazienti affetti da patologie neoplastiche, infettive, degenerative e traumatiche del distretto toracico. Il progetto prevede la creazione di una banca dati e un’attività di ricerca in nove ambiti che saranno oggetto di ulteriori specifici protocolli e sottoposti ai Comitati etici competenti per territorio.

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Il presidente di Federprivacy intervistato su Rai 4

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