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Lorenzo Perino

Of Counsel di Lexpertise – Legal Network- Web: www.lexpertise.legal

Nella promozione di beni e servizi sul mercato le aziende devono avere ben presenti le prescrizioni obbligatorie sul trattamento dei dati personali, per evitare di incorrere in sanzioni anche molto pesanti.

La recente introduzione nel nostro ordinamento degli obblighi in materia di whistleblowing per i soggetti privati darà certamente un contributo importante all'emersione degli illeciti in ambito aziendale. Ma le procedure interne di segnalazione ora richieste generano trattamenti di dati personali, anche particolari, che comportano l'adozione di cautele e misure di sicurezza da parte del titolare del trattamento.

Chi si occupa di privacy fin dall'entrata in vigore della prima normativa, ormai venticinque anni fa, sa che il principale problema per tutti i soggetti economici che si sono adeguati alle prescrizioni obbligatorie in questi anni è sempre stato quello di dare continuità a quanto fatto. In moltissimi casi le aziende si sono armate di buona volontà, hanno adottato gli adempimenti obbligatori con diligenza, facendosi supportare magari da professionisti di qualità e poi però hanno seppellito tutto quanto fatto in un cassetto, fino a che una nuova esigenza specifica non si fosse ripresentata.

Il furto d'identità con l'intelligenza artificiale

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