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Perquisizione e confisca di dati informatici nella lotta contro la criminalità: equilibrio tra applicazione della legge e protezione dei diritti

Il Comitato della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica ha pubblicato un nuovo rapporto in cui valuta l’attuazione dell’articolo 19 della Convenzione di Budapest sulla criminalità informatica da parte di 74 paesi che hanno aderito alla Convenzione.

Questo rapporto dettagliato pone al centro la perquisizione e la confisca di dati informatici archiviati, strumenti essenziali nella lotta globale contro la criminalità informatica e nella raccolta di prove elettroniche riguardanti qualsiasi tipo di reato.

L’importanza della perquisizione e della confisca di dati informatici archiviati - La capacità di procedere alla perquisizione di sistemi informatici e alla confisca di dati in formato elettronico è fondamentale per le autorità di giustizia penale che indagano su reati di criminalità informatica caratterizzati da prove elettroniche. Le autorità possono così raccogliere le prove digitali necessarie per perseguire i responsabili e prevenire ulteriori reati.

Tuttavia, questi poteri devono essere esercitati con prudenza al fine di mantenere un equilibrio tra l’effettiva applicazione della legge e la protezione dei diritti delle persone. Le autorità devono affrontare scenari complessi, quali la perquisizione di sistemi connessi, la copia dei dati anziché la confisca di interi sistemi o la rimozione di contenuti nocivi accessibili, ad esempio materiale contenente abusi sessuali sui minori.

Informazioni chiave del rapporto - Il rapporto valuta il modo in cui le 74 Parti della Convenzione di Budapest attuano l’articolo 19, che descrive le procedure per la perquisizione e la confisca di dati informatici archiviati. Il rapporto esamina il ricorso da parte dei paesi a poteri generali o specifici, o a una combinazione di entrambi, nell’applicazione di questa disposizione fondamentale. Oltre a offrire una panoramica completa delle pratiche attuali, il rapporto include inoltre raccomandazioni volte a potenziare l’efficacia di tali disposizioni, assicurare la certezza del diritto e migliorare le garanzie previste dall’articolo 15 della Convenzione.

La prospettiva di rafforzare il quadro giuridico - Questo rapporto è il risultato di uno studio di due anni, iniziato nel 2022, che sottolinea l’importanza di valutare la conformità alla Convenzione di Budapest per la sua continua efficacia. Nel 2026, il Comitato esaminerà l’attuazione delle raccomandazioni contenute nel rapporto, assicurando che le Parti della Convenzione rimangano allineate alle norme internazionali in materia di lotta contro la criminalità informatica.

Conclusioni - La pubblicazione di questo rapporto è una tappa significativa nel miglioramento dei quadri giuridici che disciplinano le indagini sulla criminalità informatica e la raccolta di prove elettroniche in tutto il mondo. Formulando linee guida e raccomandazioni chiare, contribuisce a rafforzare l’impegno globale a favore della lotta contro la criminalità informatica, nel rispetto dei diritti umani e delle garanzie giuridiche.

Fonte: Consiglio d'Europa

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