Israele, una falla nell'app espone i dati personali di 6,5 milioni di elettori
In Israele lo scorso fine settimana è stato scoperto che l’app Elector utilizzata dal partito Likud ha esposto per diversi mesi i dati appartenenti a 6.453.254 cittadini, su una popolazione complessiva del territorio pari a circa 9 milioni di abitanti.
La causa dell'enorme violazione di sicurezza dei dati è da ricercare in un errore di configurazione del servizio. Il database, raggiungibile in modo semplice senza bisogno di possedere alcuna conoscenza avanzata dell'hacking permettendo di conoscere le credenziali di autenticazione riportate in chiaro, contiene quasi 6,5 milioni e mezzo di record, ognuno dei quali con nome, cognome, indirizzo, telefono, numero di documento identificativo, genere e altre informazioni personali se fornite dai diretti interessati.
Come ha riferito la Cnn, le informazioni sensibili sono rimaste potenzialmente accessibili da chiunque per un lungo periodo, ma al momento non è possibile sapere se il database sia stato scaricato o distribuito da soggetti non autorizzati. Si presume che Likud abbia caricato sul servizio l’intero registro degli aventi diritto al voto.
Quello di Netanyahu non è l’unico partito o movimento che utilizza Elector per rimanere in contatto con i propri elettori in modo da fornire loro notizie e aggiornamenti in vista della chiamata alle urne, spingendoli a coinvolgere altre persone in quella che può essere descritta come una nuova forma di propaganda. L'app viene utilizzata anche in altri paesi come Stati Uniti, Cina e Russia, ma al momento per questi territori non sono state segnalate violazioni.