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La Corte Ue precisa - con la sentenza sulla causa C-470/21 - quali debbano essere i requisiti e le modalità di conservazione degli indirizzi Ip da parte dei fornitori di servizi Internet al fine di identificazioni che non debbono però violare in sé i diritti fondamentali degli utenti cui si riferiscono tali dati di accesso alla rete.

Domenica, 09 Maggio 2021 19:07

Tabulati telefonici, caos sulla data retention

Sulla data retention è caos negli uffici giudiziari. Ne è esempio quanto avvenuto nell’ufficio Gip di Roma, dove, a distanza di pochi giorni sono state fornite interpretazioni divergenti sull’acquisizione dei tabulati telefonici.

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Il provvedimento generale sulla videosorveglianza dell'8 aprile 2010 non può più essere utilizzato direttamente per fissare i tempi di conservazione dei filmati. Oltre all'accountability infatti c'è anche un errore nel corpo del provvedimento che ne limita l'applicazione generalizzata. Lo ha chiarito la Cassazione, sez. II con l'ordinanza n. 19950 del 16 luglio 2024.

Chi installa sistemi di videosorveglianza decide il termine di conservazione delle immagini. E lo deve mettere nero su bianco sul cartello da esporre nelle zone riprese dalle telecamere. È l'effetto della deregulation introdotta dal Regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679 (noto con la sigla Gdpr). Il Garante ne prende atto e lo spiega nelle risposte alle domande più frequenti (Faq), diffuse sul suo sito internet. La materia, prima del Gdpr, era disciplinata da un provvedimento generale (l'ultimo è dell'8 aprile 2010) e, nei casi più spinosi, imponeva di ricorrere al Garante per una verifica preliminare (come sistemi integrati di videosorveglianza, sistemi «intelligenti», superamento termini di conservazione delle immagini fissati dal Garante, associazione immagini a dati biometrici, riconoscimento facciale, ecc.).

Salvo specifiche disposizioni, spetta all’azienda individuare i tempi di conservazione delle immagini in caso di videosorveglianza, anche nei luoghi di lavoro. È uno dei chiarimenti forniti dal Garante della privacy nelle Faq pubblicate il 5 dicembre 2020. Il Garante ha chiarito alcuni adempimenti legati alla tutela della privacy, che si aggiungono a quelli previsti, sul fronte giuslavoristico, dallo Statuto dei lavoratori.

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