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Buono mobilità: via libera del Garante per la Privacy

Parere favorevole dell’Autorità privacy del 9 luglio 2020 allo schema di decreto che definisce le modalità e i termini per l’erogazione del c.d. “buono mobilità” per l’anno 2020 e la disciplina del “buono rottamazione”, previsti dal relativo Programma sperimentale allo scopo di ridurre le emissioni inquinanti e in risposta ai cambiamenti climatici. Il buono mobilità è destinato ai maggiorenni residenti nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia e nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti.

Mobilità e privacy, ok del Garante al provvedimento

Lo schema di decreto - già sottoposto al Garante in una prima versione nel marzo del 2020 - è stato da ultimo modificato tenendo conto delle osservazioni fornite dall’Autorità nel corso di incontri e contatti con i competenti uffici del ministero.
Le osservazioni dell’Autorità privacy hanno riguardato, in particolare, le modalità di accesso all’applicazione web predisposta dal Ministero, le procedure di presentazione della domanda da parte dei potenziali beneficiari, nonché l’accertamento dei dati di questi ultimi attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (SPID). Sono state fornite indicazioni sul monitoraggio del Programma da parte del Ministero e, soprattutto, sulle responsabilità soggettive rispetto al trattamento dei dati.

Con le modifiche apportate, lo schema è risultato nel suo complesso conforme alla disciplina in materia di protezione dei dati.

Il Garante ritiene però opportuno un perfezionamento del testo nella parte in cui prevede il ricorso alle dichiarazioni sostitutive, che devono essere rese dai beneficiari al momento della richiesta del bonus, al fine di esplicitare ove possibile le modalità e i soggetti presso i quali il Ministero effettua la verifica della sussistenza dei requisiti dichiarati.

Il “buono mobilità” corrisponderà al 60 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, e di veicoli elettrici, o per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale. L’importo non sarà comunque superiore a 500 euro.

Ci sarà inoltre un “buono rottamazione”, previsto per i residenti nei Comuni sottoposti alle procedure di infrazione comunitaria per la non ottemperanza agli obblighi previsti dalla direttiva sulla qualità dell’aria (2008/50/CE) ammesso anche a favore dei conviventi.

Fonte: Garante Privacy

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