Preliminarmente, giova evidenziare, analizzare ed indicare i principi ispiratori della legge in materia di videosorveglianza ed anche l’orientamento del Garante in materia, contenuto nel c.d. “Provvedimento generale sulla videosorveglianza dell' 8 aprile 2010. I principi di legge ispiratori della materia, dunque riguardano:
La liceità: (artt.18/20) per i soggetti pubblici: svolgimento di funzioni istituzionali, artt.23/27 per i soggetti privati: consenso libero ed espresso, adempimento di un obbligo di legge, bilanciamento di interessi valutato dal Garante
La necessità: un sistema di videosorveglianza costituisce in ogni caso un vincolo per il cittadino, e deve, pertanto sottostare a regole che ne impediscano un uso eccessivo, distorto e/o comunque superfluo, che renderebbe, per l’effetto, illecito il trattamento
La proporzionalità: La videosorveglianza, può essere adottata dal titolare solo se realmente proporzionata agli scopi prefissi
La finalità: gli scopi perseguiti devono essere determinati, espliciti e legittimi.
In particolare, va detto che la videosorveglianza si rende necessaria e quindi è ammessa quando il titolare la adotta per aumentare la sicurezza all’interno/esterno dei luoghi dove svolge l’attività produttiva, industriale, commerciale (anche per agevolare il diritto di difesa, in sede civile e penale, con l’ausilio di immagini su fatti illeciti).