ARGOMENTO:

Perosnalmente, benché non condivida affatto l'impostazione scelta, mi sembrava che il d.l. 127/2021 (comma 10.del.nuovo art 9-septies del d.l. 52/201) già fosse da interpretare nel senso comunque confermato dalle nuove FAQ governative sui DPCM in ambito lavorativo, secondo cui (faq n.4) "...Il datore di lavoro deve poi effettuare una segnalazione alla Prefettura ai fini dell'applicazione della sanzione amministrativa".
Cordialità

A tal proposito, segnalo che stamani il Sole 24 Ore conferma l'interpretazione fornita durante il webinar con l'Avv. Paolo Marini, posizione già accettata da Federprivacy con la pubblicazione di ques'ultimo " Green Pass, tutti gli adempimenti e le indicazioni operative per i datori di lavoro " per cui il datore di lavoro non è soggetto legittimato a fare le comunicazioni al prefetto. Comunque, al seguente link è possibile trovare l'articolo di oggi pubblicato dal Sole 24 Ore, sicuramente fonte più autorevole di Federprivacy, che dà un vero e proprio contrordine rispetto alla nota di Confindustria del 27 settembre 2021, confermando l'interpretazione dell'Avv. Marini: ntplusdiritto.ilsole24ore.com/art/green-...p?cmpid=nl_ntDiritto

Ulteriori chiarimenti dovrebbe probabilmente fornirli il Governo italiano, e non certo Federprivacy.

Cordiali saluti
Nicola Bernardi

Salve, io condivido l'impostazione data durante il webinar, in particolare dall'avv.to Marini, che ha giustamente fatto notare che il privato non può diventare accertatore di un illecito amministrativo. Inoltre dalla lettura del DL 127/2021 e del DL 19/2020 a cui si fa rinvio, non emerge nulla nel senso di abilitare gli incaricati in azienda alla segnalazione al Prefetto. Discriminante sarà tuttavia il testo del DPCM per il settore privato firmato ieri dal Presidente del Consiglio, dove è probabile sarà ripreso quanto già affermato nel DPCM per la pubblica amministrazione, ossia che i dirigenti e gli altri incaricati hanno l'obbligo di effettuare la segnalazione al Prefetto. Occorre quindi attendere la lettura del DPCM, ma già le FAQ del governo vanno in questa direzione. Resto con le mie perplessità di natura ordinamentale, ma se così sarà, occorrerà darne corso in azienda, poi sarà oggetto di contenzioso a cura degli interessati e della Magistratura, ma la prescrizione intanto andrà osservata.

Buongiorno, avremmo bisogno di chiarire se il datore di lavoro è legittimato a comunicare i nominativi dei dipendenti che non hanno un green pass valido al prefetto, perchè al webinar Federprivacy dell'8 ottobre è stato detto di no, ma molte altre fonti online, anche autorevoli, sostengono il contrario, ovvero che spetta al datore di lavoro fare le comunicazioni al prefetto, come sembrerebbe indicare il decreto del governo sul green pass.

Cordiali saluti
Mila