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Ex consulente di Google: "Schedati anche i miei nonni, le aziende raccolgono dati anche di chi non è sul web"

Ex consulente di Google: "Schedati anche i miei nonni, le aziende raccolgono dati anche di chi non è sul web"

Si può essere 'schedati' dalle aziende informatiche anche senza aver mai avuto una connessione internet. Lo dimostra il caso raccontato da Joe Toscano, un ex consulente di Google, sul sito della rivista Forbes, che ha scoperto tra le informazioni registrate dal browser Chrome anche alcuni dati sui propri nonni, che appunto non erano mai stati connessi.

App condividono con Facebook dati su ciclo mestruale e attività sessuali di milioni di donne

App condividono con Facebook dati su ciclo mestruale e attività sessuali di milioni di donne

Privacy International, organizzazione non profit con sede nel Regno Unito, ha scoperto che alcune app utilizzate per monitorare il ciclo mestruale, nonché i sintomi correlati, gli sbalzi di umore, e anche informazioni relative ad attività sessuali e periodi di maggiore fertilità, inviano i dati sensibili di milioni di donne che le utilizzano direttamente a Facebook.

Facebook, milioni di numeri di telefono degli utenti esposti online senza alcuna protezione

Facebook, milioni di numeri di telefono degli utenti esposti online senza alcuna protezione

Milioni di numeri di telefono degli utenti di Facebook sono stati esposti in un database online aperto. L’azienda ha confermato l’ennesimo scivolone sulla privacy: secondo il sito tecnico TechCrunch, i numeri telefonici, insieme agli ID Facebook dei rispettivi proprietari, sarebbero stati memorizzati in un server online che non era protetto da password. Il set di dati includeva circa 133 milioni di record di utenti statunitensi, 18 milioni di quelli del Regno Unito e 50 milioni di utenti vietnamiti. Dopo la segnalazione di TechCrunch, il database è stato immediatamente messo offline, ma il danno ormai era fatto.

L'allarme privacy sui siti sulla depressione: "usati per profilarci"

L'allarme privacy sui siti sulla depressione: "usati per profilarci"

"La nostra salute mentale è in vendita": è l'allarme lanciato, senza mezzi termini, da un nuovo studio di Privacy International, organizzazione benefica del Regno Unito che difende il diritto alla privacy nel mondo. Una conclusione a cui l'associazione è arrivata dopo aver analizzato 136 siti sulla depressione popolari in Francia, Gran Bretagna, e Germania, scoprendo un'amara verità: la maggior parte di loro condivide i dati degli utenti con inserzionisti, colossi hi-tech e data broker, mentre alcuni test online per la depressione passano le risposte alle domande, nonché il risultato finale, a terze parti.

L'app cinese Zao bloccata da WeChat per dubbi su utilizzo dati personali degli utenti

L'app cinese Zao bloccata da WeChat per dubbi su utilizzo dati personali degli utenti

Sta diventando un caso l'app cinese Zao che permette agli utenti lo scambio dei volti con le celebrities e su cui si adombrano dubbi sulla privacy. Una situazione che ricorda quella di FaceApp, l'app che invecchia i volti diventata virale a cavallo dell'estate.

La voce del capo gli ordina di fare un bonifico di 221mila euro, ma è una frode di "vishing"

La voce del capo gli ordina di fare un bonifico di 221mila euro, ma è una frode di "vishing"

Se il vostro capo vi telefonasse chiedendovi di effettuare un bonifico urgente ad un fornitore, probabilmente non battereste ciglio ed ubbidireste all'ordine che vi viene impartito. Tuttavia, la voce che sta all'altro capo del filo potrebbe non essere affatto quella del vostro boss, ma di un sintetizzatore vocale in grado di imitarlo perfettamente, tanto da non farvi destare alcun sospetto, neanche se la richiesta è quella di trasferire un grosso importo di denaro su un conto bancario che non conoscete.

Privacy Day Forum: il servizio di Ansa

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